mercoledì, febbraio 28, 2007

Testi che danno i brividi

E' iniziato Sanremo....ma non ci importa. Sinceramente è il primo anno che proprio non mi preoccupo di seguirlo. Non solo perchè lavoro ma proprio perchè non vedo niente di nuovo all'orizzonte, non vedo niente che stuzzichi la mia fantasia musicale.
Però ho letto qualche testo e mi sono piaciuti due testi. O meglio di un omi colpisce il ritornello in particolare. Si tratta della canzone di Simone Cristicchi. Una canzone che come testo non è affatto da Sanremo, è una canzone un po' forte, triste, complessa, ma ha un ritornello splendido nella sua semplicità, romantico e delicato. Ma ve lo faccio leggere e poi mgari lo commentiamo assieme se volete. A me è rimasto già nel cuore.

Simone Cristicchi
Ti regalerò una rosa

Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore

Ma non finisce qui. Il secondo testo è di un gruppo che ho nel cuore da molti anni: Gli STADIO. E la canzone è particolare come sono sempre i loro testi. Romantici, sensuali, che mi fanno rabbrividire dentro. Ma più che spiegarlo ve lo faccio leggere e così capite forse quello che volevo dire.

STADIO
Guardami

Che cosa vuoi da me che lui non ti sa dare?
Che cosa vuoi da me che non si può comprare?
Che cosa cerchi da te a parte"quell'amore"?
Da cosa tenti di fuggire?
Guardami, quel sole non c'è più
Non può tornare
Guardati, tu non ci credi più
E non è uguale
Lasciati andare allora qui
Non sarà amore...ma
Credimi, è forte anche di più
E non parlare...
Tu adesso qui con me,non é proprio normale
O forse invece sì, se viene naturale
Non chiedere perchè, se si potrà rifare
Ma se ne hai voglia puoi restare...
Guarda li , c'è un sole ancora su
È un buon calore
Guarda che se non ci credi più
Non può far male
Lasciati andare allora qui
Non sarà amore..ma
Credimi, è forte anche di più
E vale anche di più!!!
E guardami, quel sole è ancora su
E' un buon calore
Guarda che se non ci credi tu
Non può far male
Lasciati andare allora qui
Non sarà amore...ma
Sai vale anche di più
E' forte anche di più.

venerdì, febbraio 23, 2007

Musica Gitana, luce latina

Cordoba (Spagna)

Catturare quel momento non è più possibile, occhi verdi a scrutare i miei nella penombra. Musica Gitana, calda, mediterranea, come un mare blu nei mesi d'estate, sole caldo sulle pareti bianche, stradine strette solo per noi.
Un sogno a due in un attimo che non tornerà più. E quel mare che guardiamo insieme pensando ad andare via in una terra lontana che accoglierà i nostri baci, i nostri abbracci.
Una terra latina, calda, sconosciuta dove stare noi fuori dal mondo, soli, insieme.



mercoledì, febbraio 21, 2007

Ancora VIBRAZIONI del cuore

- LE VIBRAZIONI -
OVUNQUE ANDRO'


Sai che
..è difficile non averti e...
dover sorridere alla gente che
non sa della mia vita intima
si aspettan che li faccia ridere...
mentre tu vai via!
.. e... vado via per difendermi
ma ovunque andrò so che io ti penserò
sperando che per te sia identico.
Ascoltami le gioie non sempre son gratuite
a volte i mondi si contendono gli spazi vuoti
di un deserto che
non si vede ma senti che in fondo c'è e non è semplice.
E vado via per difendermi
ma ovunque andrò so che io ti penserò
sperando che per te sia identico.
Ma cosa fai?! Non esiste che così da un giorno all'altro mi dici che
ritorni indietro e forse ritornerai da me.
Ovunque andrò.
Ovunque andrò.
E vado via per difendermi
ma ovunque andrò so che io ti penserò
sperando che per te sia identico.
Ma cosafai? Non esiste che così da un giorno all'altro mi dici che
ritorni indietro e forse ritornerai da me.
Ovunque andrò.
Ovunque andrò.
Ovunque andrò.

domenica, febbraio 18, 2007

Nuovi acquisti da Feltrinelli

Questa copertina e il titolo mi hanno colpito parecchio. E non ultima la descrizione:

"Nicolas Rey ritrae i personaggi di questo romanzo nel fatidico momento del passaggio all'età adulta, ovvero alla soglia dei trent'anni, fotografando l'inquietudine e le delusioni che accompagnano questo momento. Franck, Vincent, Jean, Marc e Louis sono ragazzi innamorati, depressi, distratti o scombinati, eternamente in bilico tra l'ordine e il disordine, lo slancio vitale e dinamico e una latente tentazione di inerzia esisten
ziale. Corrono dietro alle donne, cercano avventure sentimentali per sfuggire alle relazioni impegnative o alla routine coniugale, mentre si interrogano sulla coppia, la fedeltà, i bambini, l'amicizia. E alla fine si ritroveranno tutti quanti in un luogo dedicato ai poveri trentenni disperati come loro: una vera e propria clinica per anime desolate..."

Che dite? Mi piacerà? Ci provo e poi faccio sapere.

Ma prima di questo, sempre calcolando che ho poco tempo per leggere per il lavoro, e che il libro è alto e scritto piccolo (che pigra che sono!), ci sarebbe quest'altro:


In realtà mi ci porta il fatto che ho comprato prima il seguito (Ho voglia di te) e, leggendo le prime pagine, mi sono resa conto che non si può leggere se non si sa l'antefatto. Così via a comprarlo. Ma non so le tempistiche e quindi non so neanche quando leggerò il seguito, del quale mi intriga il titolo da morire. E non so se deciderò di inframezzargli una diversa lettura per non stancarmi. Mah vedremo che ne esce fuori per ora non ho toccato manco na pagina ma non ho molto tempo a disposizione, se non la sera quando sono troppo stanca per leggere non più di due o tre pagine.

sabato, febbraio 17, 2007

Finito di leggere ve ne parlo un po'

GLI AMANTI - Susana Fortes - Ed. Neri Pozza

Moderna storia? Eh si forse anche un po' banale cercando di renderla noir con un mistero che la attraversa. Ma questo mistero nasce fondamentalmente da un qualcosa che accade e può accadere nella vita di ognuno di noi. Il tradimento. E ci sono varie forme di tradimento in questo libro. L'amico che tradisce l'amico, la moglie che tradisce il marito, il fratello che tradisce il fratello. Una saga familiare che corre negli anni della tirannia di Enver Hoxha, in cui l'Albania si isola dal resto dell'Europa. Protagonista un giovane secondo figlio di una famiglia in vista e importante. Ma come lui, protagonista è sua madre che rappresenta, con la sua vita e la sua morte, il mistero che vela e mette ombre tra le pagine. Ismail è un giovane uomo che scopre che suo padre, il potente uomo che lo ha cresciuto non è suo padre, scopre che tutti i pochi ricordi che ha corrispondono a una verità che l'animo umano crescendo ha voluto dimeticare, scopre che è capace lui per primo di tradire il proprio fratello che a sua volta gli restituisce la pariglia. Scopre che l'amore può essere travolgente e incontrollabile. Una sorta di moderni Caino e Abele, dove c'è l'amore per la stessa donna e dove non vige alcuna regola. Un libro molto semplice, che si forza in alcuni punti ma rimane fedele a se stesso e porta il lettore a immaginare quel che c'è scritto. Diventa tutto molto chiaro se ci si apre a far funzionare la fantasia. Una storia sentita pù volte, come si dice, "tutto il mondo è paese", ma magari la variante la si può trovare nell'ambientazione nell'Albania dal dopoguerra a oggi. Una lettura veloce e molto piacevole, la Fortes è davvero una bella penna. Qualche problema forse invece nella traduzione, che in un passo si perde non riuscendo a rendere il senso. Ma è poca cosa alla fine, alla somma di tutto quanto. Non ci ho messo molto a leggerlo perchè quell'alone di mistero chiede urgentemente risposte e di essere scoperto e quindi si arriva velocemente ad esso e alla fine del romanzo. Buona lettura; è una di quelle che vi raccomando vivamente.

mercoledì, febbraio 14, 2007

Ah dimenticavo

BUON SAN VALENTINO....

anche se io lo eviterei volentieri.

Inizio di racconto

Mi è venuto così tra gli scaffali di una bella libreria, seguendo il filo di una leggera angoscia che non aveva poi un motivo. Ma a sfogliare titoli e pagine piano piano è nata una idea e così ho comprato una moleskine e ho messo giù le righe di questa idea. Mi piacerebbe proseguirla, non ha una fine anche se ha un principio. Gliela troverò magari nel tempo con calma. Piano piano.

C'era rimasta male. Sentiva un peso sullo stomaco che la attanagliava, una malinconia che le portava solo cattivo umore. Era stata presa in giro a tutti gli effetti e ci era semplicemente caduta come una scema. Eppure aveva già un'età per la quale l'ingenuità dovebbe essere una cosa superata. Ma ci ricadeva perchè era un animo sensibile e cercava sempre di vedere il bello nella vita e nelle persone che incontrava. La cosa che più le stonava stava nel fatto che le cose non combaciavano. Marco le aveva dato il numero del cellulare, l'aveva coccolata, a distanza certo, ma in molti modi. Le piaceva ormai sentirsi chiamare "tesò". Beh, sentirsi è un parolone, le piaceva leggerlo più che altro. Marco lo aveva incontrato in una chat. Maledetto computer ci era ricaduta anche con lui, e siccome era sempre se stessa, in troppi se ne approfittavano. Aveva comunque imparato a mettere paletti, non apriva porta e cuore proprio a tutti. Cercava di capire dai discorsi, dalle domande e risposte, chi fosse più affine al suo modo di essere e vivere, alla sua sensibilità. E quel ragazzo le era entrato nel sangue con la velocità di una gazzella, con la furbizia di una volpe, con la galanteria di un adulto ma con i modi da ragazzino della sua età.

Marco aveva vent'anni da fare, sembrava volesse crescere in fretta, bruciare le tappe e fare le esperienze da uomo, ma aveva l'energia travolgente e passionale della sua generazione, che vuole godere di tutto ciò che la circonda.
Ma per ben due volte si era fatta raggirare dai suoi modi così delicati e dalla sua galanteria cavalleresca, dalle sue allusioni ad una occasione da non sciupare, dalla sua devozione a quella figura più adulta che lo aveva colpito. O almeno così diceva, anzi così scriveva.
Promesse e desideri, Marco le aveva detto di essere in ansia e di non aspettare altro che quella passeggiata insieme, solo per guardarla negli occhi, solo per parlarci davvero, dal vivo, per capire se davvero le piaceva così tanto. "Mi stai in testa" le scriveva con quel gergo dei giovani del 2000. E le esprimeva le sue paure perchè non poteva e non doveva lasciarsi andare, lei in fondo era sposata. Più volte le aveva scritto "t'avessi incontrato prima" e la sera prima di quell'incontro le aveva espresso la paura di perdere un'occasione frenando i propri desideri. "Piano piano capirai" le aveva scritto "ke questa è un'occasione". Ricordava minuziosamente le parole scritte da Marco, aveva chiara in mente la foto del sorriso splendido di quel ragazzo. L'aveva turbata, aveva sentito dentro un tumulto, qualcosa che forse non aveva più vissuto da tanto tempo. Quelle emozioni che a vent'anni ti tolgono il respiro, ti fanno camminare con la testa altrove, il cuore batte, non si prende sonno e si è smpre pieni di voglia di fare, ma non mangi.
"E' una follia" si ripeteva e lo sapeva bene che era così, che era esattamente una follia anche solo incontrarlo. Ma aveva ceduto, lo aveva fatto perchè quel ragazzo così pieno di vita, la faceva sentire viva e importante. Ci era caduta Non ci voleva credere che potesse prenderla in giro e gli aveva dato fiducia lo stesso.... (continua)

lunedì, febbraio 12, 2007

Gianna Nannini

Meravigliosa creatura

Molti mari e fiumi
attraverserò,
dentro la tua terra
mi ritroverai.
Turbini e tempeste
io cavalcherò,
volerò tra i fulmini
per averti.
Meravigliosa creatura,
sei sola al mondo,
meravigliosa paura
di averti accanto,
occhi di sole
bruciano in mezzo al cuore
amo la vita meravigliosa.
Luce dei miei occhi,
brilla su di me,
voglio mille lune
per accarezzarti.
Pendo dai tuoi sogni,
veglio su di te.
Non svegliarti, non svegliarti ancora.

Meravigliosa creatura,
sei sola al mondo,
meravigliosa paura
di averti accanto.
Occhi di sole,
mi tremano le parole,
amo la vita meravigliosa.

Meravigliosa creatura,
un bacio lento,
meravigliosa paura
di averti accanto.
All’improvviso
tu scendi nel paradiso.
muoio d'amore meraviglioso

domenica, febbraio 11, 2007

BRAVO Meravigliosa Creatura

Meravigliosa creatura
Così cita la canzone di Gianna Nannini che apre la pubblicità televisiva per questa nuova meraviglia automobilistica. E a mio avviso è proprio una meraviglia. La nuova Fiat Bravo. Ritorna sulle strade il modello più riuscito della casa italiana. Tolta di commercio qualche anno fa provocandomi un forte dispiacere (mi sarei comprata quel modello se avessi potuto) torna di nuovo con una linea diversa ma che la richiama moltissimo. E mi fa letteralmente impazzire. E' realmente una meravigliosa creatura, mi fa salire il cuore in gola vederla per strada. Certo ho visto solo prove e prima o poi mi riprometto di poterla vedere nei suoi interni e un sogno sarebbe poterla provare e guidarla. Per ora non me la posso permettere rimane un sogno chemi accompagna. Certo che, se anche potessi avere l'opportunità di acquistarla, mi dispiacerebbe dover lasciare la mia bella Ford Focus, macchina perfettamente riuscita. A pensarci bene però anche la nuova Focus non è affatto male...

venerdì, febbraio 02, 2007

E' già Febbraio

Mi sono chiesta fino a oggi, in questi giorni, come poter aprire questo mese. E ho pensato: intanto apriamolo con un post. Uno qualunque...poi magari mi verrà qualcosa in mente...ma qualcosa bolle in pentola, intanto cominciamo così...

Ah!!! E' il mese del Carnevale
e allora
Buon carnevale, divertitevi alle feste e non pensate a niente mascheratevi e per un giorno spensieratamente siate qualcun'altro e sognate, sognate, sognate......