mercoledì, maggio 23, 2007

Daniele Silvestri e il "cibo"

Da "La Paranza"

Mi sono innamorato di una stronza
Ci vuole una pazienza
Io però ne son rimasto senza
Era molto meglio pure una credenza
Un fritto di paranza...paranza...paranza
(...)

Da "Salirò"

(...)
Preferirei Stare seduto sopra il ciglio di un vulcano
Mi brucerei
Ma salutandoti dall'alto con la mano.
E invece sto sdraiato
Senza fiato
Scotto come il tagliolino al pesto che ho mangiato
E resto qui disteso
Sul selciato ancora un po'
Ma prima o poi ripartirò.
(...)

Ecco dimostrato....sarà un patito di enogastronomia visto che come può nei suoi testi inserisce "una ricetta"....????
Ogni volta che ascolto salirò mi immagino quel piatto caldo di tagliolini al pesto che scottano, fumanti appena impiattati, perfetti e golosi. Per non parlare invece di quel fritto di Paranza, succulento fin nella sua più piccola particina e crosticina, il gamberetto rosso e il totano, il calamaro e il polipetto....mmm che gusto, tra l'altro è uno dei piatti che preferisco e che abbinerei con un bel bianco morbido e fresco, in temperatura 10 gradi.

martedì, maggio 22, 2007

Il mio lavoro

Sono un sommelier, amo il mio lavoro, non è solo un lavoro, è una passione. Strana passione e all'improvviso, pensando che non bevevo una goccia alcolica. Poi un giorno i profumi mi hanno incuriosita e inebriata e ho cominciato ad avere il desiderio di capire, capire come è realizzato un vino e perchè riesce ad avere un mondo di particolarità dentro.
Un calice di vino, rosso rubino, granato, fino al sangue di piccione, violaceo, oppure bianco cristallino delicato ma anche dai colori più concentrati, dorati, ambrati, bollicine fini meno fini persistenti. Questo e molto di più è il mondo del vino, il mio mondo, quello che piano piano si sta costruendo intorno a me grazie al fatto di averlo fatto diventare una professione.

sabato, maggio 12, 2007

E anche io "Manifesto"

Riprendo il mio blog ad un mese di distanza con una canzone che in questo preciso della mia vita mi sembra di avercela appiccicata addosso, ovvero sembra scritta proprio per il momento di difficoltà che vado attraversando....ne esco e già lo so ma a volte pesa e allora...


Daniele Silvestri (unò-duè)

Manifesto

Io ci ho provato, giuro a chiudermi in me stesso e non considerare il resto
ho parcheggiato il mio disagio in un cassetto e vivo placido e composto
anche con lei, che non l'amavo non l'amavo, non l'amavo e non l'ho detto
ma in tutto questo il solo vero risultato è che c'ho il fegato più grosso molto più grosso
perciò scusate se non tengo il giusto atteggiamento
scusatemi se rido e perdonatemi se piango
mi si è intasato il filtro ci avrò il drenaggio guasto
qualsiasi sentimento me lo trovo scritto addosso...
e manifesto e manifesto e manifesto e manifesto
"ama il prossimo tuo come te stesso"
io ci ho provato, giuro
io nella macchina non c'ho nemmeno il clacson per non essere del minimo disturbo
e anche così, che non volevo non volevo, non volevo ma l'ho fatto
ho trattenuto così bene e così a lungo che alla fine me la sto facendo sotto
perciò scusate se non tengo il giusto atteggiamento
scusatemi se grido e perdonatemi se svengo
è pieno il disco fisso sarà finito il nastro
adesso sono un toro, io che sta vedendo rosso...
e manifesto e manifesto e manifesto
qualsiasi sentimento me lo trovo scritto addosso
e muoverò le mani
e non aspetterò domani
bambina se rimani
riprendo il mio megafono e speriamo che funzioni
e manifesto il mio disagio personale e culturale nel contesto, in cui protesto
perchè non voglio più tenermi dentro tutto dal momento che non posso che non ci riesco
e manifesto l'inquietudine morale di chi non si sente onesto
stando nascosto
perché non posso rimanere lì nell'angolo se no divento matto...
e mani in alto e mani in alto e mani in alto e mani in alto
e manifesto e manifesto e manifesto e manifesto