giovedì, dicembre 28, 2006

Ecco il prossimo libro, perchè e percome...

L'amante di Marguerite Duras - ed. Universale Economica Feltrinelli

Gironzolando per la rete ho trovato un post in un blog relativo a questo libro. Ho letto lo stralcio che l'autrice del blog riportava e ne sono rimasta affascinata. Così oggi sono corsa alla feltrinelli della Galleria Alberto Sordi (Roma Via del Corso - ex Galleria Colonna) e l'ho comprato. Cosa ne verrà fuori proprio non lo so. Mi accingo a leggerlo subito dopo aver terminato Carofiglio ed essere rimasta per qualche giorno senza letture in attesa di decidere quale libro sarebbe stato il successore. da quelle poche righe che ho letto mi è sembrato un testo avvolgente.
Ma vediamo un attimo chi è la scrittrice:

Marguerite Duras, pseudonimo di Marguerite Donnadieu, è nata il 4 aprile 1914, a Gia Dinh, in Cocincina, l'attuale Vietnam del sud che a suo tempo era dominio francese e qui trascorre l'infanzia e l'adolescenza. Il padre, che disgraziatamente muore quando Marguerite ha quattro anni, è originario di Lot-et-Garonne, mentre la madre proviene dalla Francia del Nord. I suoi due fratelli si chiamano Pierre e Paulo.

Nel 1924 la famiglia si trasferisce a Sadek, e quindi a Vinhlong, sulle rive del Mekong. La madre, in seguito, acquisterà in Cambogia una piccola concessione che però non potrà mai essere coltivata poiché viene periodicamente inondata dal mare. Ed è proprio durante una terribile alluvione che la madre muore.

Nel 1930 studia in un pensionato a Saigon e incontra il celeberrimo fidanzato cinese, lo stesso che sarà il protagonista di uno dei suoi più celebri romanzi (se non il più famoso in assoluto), "L'amante". Dopo le scuole superiori a Saigon, lascia l'Indocina e dal 1932 si trasferisce a Parigi, in Francia, dove studia diritto, matematica e scienze politiche. Viene assunta come segretaria presso il Ministero delle Colonie francese ma, già nel 1939, dopo il suo matrimonio con Robert Antelme, comincia a lavorare per alcune case editrici.

Nel 1942 muoiono il suo primo figlio e il fratello Paulo e incontra Dionys Mascolo, da cui avrà un figlio nel 1947. Nel 1943 entra nella resistenza, mentre il marito viene arrestato e deportato. Nel 1946 divorzia, mentre nello stesso periodo (1944-1950) è iscritta al Partito Comunista. Sempre più impegnata sul fronte politico, raro caso di donna combattiva e determinata in un mondo fortemente maschilista, si impegna nella lotta contro la guerra d'Algeria, e quindi contro il potere gaullista. Di lì a poco, fra l'altro, naufraga anche il suo matrimonio con Mascolo anche se sul fronte letterario riceve notevoli gratificazioni, sia dal punto di vista della difficile critica che da quello dell'altrettanto elitario pubblico francese, che manda alle stelle le tirature dei suoi romanzi. I suoi romanzi sono considerati difficili e per pochi, ma nonostante tutto il mito per cui solo la letteratura facile e di consumo vende, viene sfatato.

La Duras, infatti, ha inventato una scrittura particolarissima, piena di silenzi e di risonanze interiori. Le sue opere sono nello stesso tempo racconti, poemi in prosa e sceneggiature. In gran parte della sua produzione, inoltre, assistiamo alla completa distruzione della trama (procedimento di stampo avanguardistico, desunto dalle punte più avanzate della letteratura sperimentale), e alla rivelazione della vita interiore dei suoi personaggi attraverso un lavoro di scavo moibilissimo.

Dal 1970 in poi, inoltre, saranno frequenti le apparizioni della Duras nel giornalismo, comunque già praticato tra il 1955-60.

Gli anni '80 sono decisamente movimentati, sia per i suoi viaggi (Normandia, Montréal, Italia), sia per i suoi nuovi successi editoriali, ma soprattutto poiché nel 1982 si sottopone a una cura di disintossicazione dall'alcool in un ospedale americano. Fra il 1988 e il 1989 passa cinque mesi in coma in ospedale.

Marguerite Duras è morta nel 1996 a Parigi all'età di ottantuno anni.
Ha scritto 34 romanzi e, oltre alla scrittura, ha praticato anche la settima arte, dirigendo ben 16 film. Per la pellicola "India Song", del 1975, vinse il Gran Premio Accademico del Cinema francese.

Testimone incosapevole


Gianrico Carofiglio - Testimone Inconsapevole - Ed. Sellerio

Ce l'ho fatta!!! Ho finito finalmente di leggerlo!!!

Non me lo aspettavo così questo libro. Ben scritto, molto semplice, chiaro con un linguaggio attuale ma molto curato. Una trama che alla fine si risolve con un qualcosa che da del "nulla di fatto". Un imputato di omicidio viene assolto grazie all'arrampicarsi sugli specchi del proprio avvocato, protagonista del racconto, che ha la capacità di ingarbugliare per un attimo il tutto si da risolverlo con un niente. Dall'inizio della storia ti aspetti che la storia abbia una risoluzione, si sappia chi ha ucciso chi. Niente affatto tutto molto meno evidente, tutto molto più semplice. Il libro vive più dell'introspezione del suo protagonista che non dei fatti veri e propri, ma nonostante tutto non risulta mai pesante, anzi ti porta alla conclusione proprio con la curiosità di sapere come tutto quanto possa andare a finire e forse ci si resta per un po' con un palmo di naso quando si capisce che non è così, che in realtà ci si aspettava un epilogo ma che si è letta tutta un'altra storia. Bella ma un'altra storia.
Livia


p.s. adesso passiamo a un altro libro, cioè a tutta un'altra cosa, poi torneremo a leggere Carofiglio, con molto piacere. Tocca a "ad occhi chiusi".

mercoledì, dicembre 27, 2006

Addio 2006 ... è in arrivo il 2007


Si avvicina la fine dell'anno 2006 e l'inizio del nuovo 2007. Mi avvicino a grandi passi ai 35 anni con ancora tante cose in mente da fare, tante cose ancora da conoscere, tanti e tanti libri da leggere, tanta musica da scoprire e chi più ne ha più ne metta ... tanto amore da regalare.
Auguro ai miei piccoli e pochi lettori un anno nuovo carico di serenità, gioie, sorprese (quelle che ti tolgono il fiato e ti portano il sorriso sulle labbra), amore e passione. Passione nel lavoro nei rapporti con gli altri, per se stessi e per ciò che si desidera realizzare.
Io sarò qui cercando di capire perchè e percome si possa salvare il salvabile.
Vi abbraccio tutti perchè vi voglio un mondo di bene.
Livia

mercoledì, dicembre 20, 2006

Buon NATALE a tutti davvero. Ormai manca proprio pochissimo. E anche sto Natale 2006 sta per passare, lasciando il posto a un nuovo 2007 (e all'arrivo dei miei ben 35 anni..che vecchia!!!). Con lui sta per passare il maxi traffico per le strade che rende impossibile girare serenamente. Ma tuttosommato tutte le lucine in giro per la città sono belle e piacevoli, mancano poi una volta finita la festa. Sono quelle che danno maggiormente la sensazione dell'arrivo di una bella cosa.

sabato, dicembre 16, 2006

Ciao Clay

Momento scuo per lo sport italiano e mondiale. Ci lascia anche Clay Regazzoni per uno strano incidente. Ero piccola davvero negli anni in cui correva alla Ferrari dal 1975 al 1977 insieme al grande Niki Lauda. Due personaggi che hanno sofferto molto nella loro vita a causa di incidenti d'auto in gara. Clay era rimasto su una sedia a rotelle senza più l'uso delle gambe. Ma non ha mai mollato la presa della sua vita, tenendola stretta e dando sempre il massimo con il sorriso stampato. Ottimismo e voglia di vivere a go go. Lo stesso Lauda dice che è stato Regazzoni a trasmettergli l'amore per la vita, soprattutto dopo l'incidente che lo ha praticamente sfigurato.
Nel 1980 avevo 8 anni, quando ebbe l'incidente, ma mi ricordo che mia mamma (appasionata di Formula 1) e parlava sempre come una figura eroica che era caduta ma ch si era comunque rialzata continuando a vivere. Peccato. Ne dobbiamo conservare sempre un bel ricordo, era un grande campione della mitica Ferrari.

giovedì, dicembre 14, 2006

MA POVERELLO!!!

Ecco Povero Albero. Per carità un pregio essere messo davanti a San Pietro. Ma sembra così sofferente e anche un po' spoglio. Vediamo che effetto farà con tutte le lucine e con il presepe vicino. Insomma Buon Natale a tuti, ormai ci siamo.

lunedì, dicembre 11, 2006

Radio DeeJay e Linus

Questo che segue è ciò che ho scritto ieri sul blog personale del Deejay Linus, noto conduttore del programma Deejay chiama Italia in onda tutte le mattine su Radio Deejay appunto. Linus era molto amico di D'Aguanno e ha scritto per lui delle belle parole. Durante il campionto del mondo si sono sentiti in radio tutti i giorni per commentare insieme l'andamento delle competizioni. Ed è stato così che Alberto è diventato per molti di noi (forse per tutti quelli che seguono il programma) un amico, quella voce familiare che ti accompagna e non ti lascia. Era un momento quello del collegamento che aspettavamo con ania e con gioia e quando terminava c'era un sottile dispiacere sul fatto che il tempo volasse. Una persona davvero speciale e non comune. Voglio ricordarlo così, attraverso queste parole e il ricordo di un altro grande personaggio come lo zio Linus.

Da Bordo Campo
Ciao Alberto
la tua voce già mi manca. Sono sconvolta da ieri e da ieri che non ci sei penso che la vita va vissuta fino in fondo per i giorni che si hanno senza mai dire che non ci piace. E va vissuta con il sorriso sempre come facevi tu, che avevi un bel sorriso da trasmettere in televisione. Mi mancheranno i collegamenti e i cazzeggi con Linus e Nicola. Sei un grande professionista e un grande uomo da non dimenticare.
Livia

domenica, dicembre 10, 2006

Una notizia sconvolgente













Abbiamo appena appreso una notizia che per noi appassionati di calcio ha dello sconvolgente. Alberto d'Aguanno a soli 42 anni è deceduto nella sua casa di monza per un malore nel sonno. Era solo. Ho pianto, si perchè si trattava di una persona onesta sul lavoro, chiara e pulita, mai invadente sempre con una passione grande per il suo lavoro che sapeva trasmettere a chi lo seguiva. E noi lo seguivamo. Un vero professionista, lavorava per Mediaset ma riusciva a non far trapelare troppo il suo grande amore per la nostra mitica Roma. d'altra parte pur lavorando al nord d'Italia, era nato a Roma e si sa nascere in questa grande città il segno lo lascia. Gli lascio un pensiero e un ricordo, perchè merita di essere ricordato in questo momento di improvviso vuoto. ormai entrava nella nostra casa (anche attraverso la radio nel programma di Linus a Radio Deejay) ed era come un fratello, un amico, una di quelle persone a cui ti abitui e di cui poi senti davvero la mancanza.
Il mister Spalletti alla notizia ha interrotto la conferenza stampa per il derby che ci sarà domani sera. Peccato questo derby aspettava lui, come sempre. Adesso spero solo che la Roma dopo avergli reso un ricordo sul sito della società, faccia di più e scelga di giocare con il lutto al braccio, perchè ha perso un suo grande tifoso. Non uno qualunque. Sempre fedele ai suoi colori del cuore nonostante il lavoro lo portasse altrove.
Ciao Alberto, grazie, noi Giallorossi con il cuore in comune al tuo, non ti scorderemo.

sabato, dicembre 09, 2006

Un libro che mi è piaciuto tanto


Giampiero Mughini - Che belle le ragazze di Via Margutta. Ed. Mondadori

Questo è stato un libro comprato perchè mi è stato spiegato direttamente dall'autore. Certo non di persona, (beh mi sarebbe piaciuto) ma dall'autore in una intervista radiofonica, in cui lo ha spiegato e raccontato a suo modo, incuriosendomi parecchio.
Così l'ho acquistato e ho finito la sua lettura in breve tempo. Mi ha affascinato sin dalle prime pagine perchè ti porta attraverso la Roma del secondo dopoguerra fino agli anni del boom economico e oltre. Già visto e letto e sentito. Certo, ma la differenza sta nel fatto che ci porta nel mondo dello spettacolo e dell'arte, quando a via Margutta c'erano gli studi dei pittori, quando fiorivano gli scrittori italiani e le gallerie d'arte di aggregazione. Quando il cinema cresceva in Italia e portava alla ribalta nomi su nomi. Tragedie e accadimenti di una Roma sempre in evoluzione. Da Ennio Flaiano a Pier Paolo Pasolini, Sandro Penna e Burri, passando per attrici e attori, come Gassman la Elsa Martinelli (che lo stesso Mughini ha scelto per la copertina del libro) arrivando a registi come Fellini, La dolce Vita.
Mi è piaciuto, forse perchè sembra solo un grande pettegolezzo??? O meglio, perchè fa vivere da vicino l'atmosfera di quegli anni, che ha davvero (almeno per me) un fascino molto particolare.

mercoledì, dicembre 06, 2006

I miei acquisti di ieri



Eccoli qui in fila i miei acquisti di ieri alla Libreria Feltrinelli di Viale Marconi a Roma. Daniele Cernilli collabora con Gambero Rosso per gli assaggi di vini. Carlo Lucarelli, beh che ha bisogno di presentazioni? Chi non lo conosce? Questo è un libro del 1998 in cui si è divertito a inventare storie di gente in macchina in coda. Credo. Beh lo leggo e poi vi dico. Carofiglio l'ho preso così ho fatto il pieno. Ho tuti e quattro i libri che ha scritto, mi devo solo impeganare a leggerli. Ce la farò lo so. Avrei comprato anche altre cose. Per esempio un acquisto di poco precedente a questi è stato "Ho voglia di te" di Federico Moccia, quello di "tre metri sopra il cielo". Anche qui, tutta da vedere, non ho letto neanche il primo. E poi ho acquistato anche "La vedova scalza" di Salvatore Niffoi (premio Campiello 2006) ma in edizioni Euroclub, eh si ho anche quella di tessera e una volta ogni tre mesi mi prendo un bel libro. Mi hanno regalato La Vampa di Agosto di Camilleri, ma quello che l'ho già in edizione Sellerio, quello Euroclub l'ho regalato alla mia mamma.
Buona lettura .... me lo dico da sola.!!!!
Livia

Io e La Feltrinelli

Eccola qui la mia fine. Eh si perchè grazie a questa piccolissima carta punti/sconti (chiamiamola così) ogni volta che entro alla Feltrinelli (per quanto mi riguarda quella nuova di Viale Marconi a Roma) sono finita e riesco a uscire con una busta sempre piena di libri che alla fine leggerò fra una vita. (beh in questa si spera, non ne ho un'altra). Gli utlimi acquisti di ieri mi hanno portato la bellezza di un buono di 30 euro da spendere in fretta. Beh adesso devo decidere come. Potrebbero essere anche dei CD o dei DVD. Ma quello che mi attrae ogni volta che entro sono le migliaia di copertine colorate, con strani titoli e strane immagini. L'occhio viene attirato da ogni particolare, ma poi alla fine i particolari sono così tanti e svariati che è un attimo perdersi. Ci vado sempre verso l'ora di pranzo, quando c'è meno movimento (soprattutto adesso sotto Natale), sono più tranquilla nella scelta e inevitabilmente mi serve per pasarci del tempo. Menomale che si sono decisi a mettere librerie serie a Viale Marconi, se ne sentiva davvero la mancanza. Certo sono arrivate adesso che vivo a Frascati e quindi sono cresciuta obbligata ad andare in centro a cercare libri interessanti da leggere. Ma meglio tardi che mai. in contemporanea a Feltrinelli hanno aperto BookCity. Enorme, fornitissima ma riesco a perdermici, non capisco bene l'ordine, mi sembra più chiara feltrinelli. Forse non ho pazienza, perchè è un po' buia (è in piano interrato) e i colori sono meno appariscenti e meno attraenti. Ma fa meno problemi di feltrinelli per la prenotazione di libri un po' introvabili e allora alla fine un po' da una e un po' dall'altra a seconda delle esigenze.
Comunque è una soddisfazione ogni volta per me acquistare libri da leggere, da divorare, da far diventare parte di me.
Livia

lunedì, dicembre 04, 2006

Devo finire di leggerlo

Ad avercela un po' più di voglia di leggere. E' così piccolo sto libro ma ci sto mettendo una vita. E lo seguo male oltretutto. Mi toccherà ricominciarlo da capo. Ma mica so se ne ho voglia. Non perchè il libro sia brutto, no anzi è tutto il contrario. Voglio proprio vedere come va a finire la scoperta della verità in questo omicidio.
Ma mi deve proprio tornare la voglia di divorare libri come un paio di mesi fa. A momenti ne leggevo uno a sera.
e dire che me ne aspettano anche tanti altri da leggere, narrativa, romanzi, romanzi gialli. Mah!
Ce la farò, si devo proprio mettercela tutta. oltrettutto di Carofiglio mi aspettano anche gli altri suoi due libri, "ragionevoli dubbi" e "Ad occhi chiusi".
Impegnamoci allora, che ci vuole alla fine. Mica tanto.

sabato, dicembre 02, 2006

E questa sono io

Ecco grazie a un aiuto esterno con il codice del modello del Blog, sono riuscita a mettere la mia fotina. Ed eccomi qui. In questa foto mi trovavo in quel di Montefalco, in una piccola enoteca di fronte alla chiesa del San Francesco (infatti si chiama enoteca San Francesco), dove abbiamo degustato tagliere di salumi umbri e formaggi e un buon Sagrantino di Montefalco. E proprio il Sagrantino è protagonista insieme a me. Si tratta del mio vino rosso preferito, nome del vino Le Mura Saracene, produttore Goretti (http://vinigoretti.it/ciecm/). Era il primo maggio del 2005 e avevo da poco cominciato il corso Sommelier. Siamo andati a fare una gita a Montefalco e in enoteca ci hanno portato questo vino. Non avevo l'esperienza sufficiente per riconoscimenti olfattivi e tutto il resto. Ricordo che mi piacque, ricordo che fu il primo vino rosso che compresi, che accettai senza remore, che non trovai sgradevole al gusto (come per me erano tutti i vini rossi prima di convertirmi). Ne presi addirittura il secondo bicchiere e capì lì che la strada che stavo intraprendendo era quella giusta e che il Sagrantino era in assoluto il mio rosso preferito.
Siamo tornati a fine settembre in quel di Montefalco di ritorno da Squisito a San Patrignano. Abbiamo fatto visita alla cantina Scacciadiavoli e ci siamo portati via dei bei prodotti per la nostra attività di enoteca-wine bar. Un grechetto molto profumato e con un bel carattere, rosso di Montefalco, Sagrantino e Sagrantino Passito. Questo è lo stemmino dell'azienda. La più antica del territorio umbro. Lavora i suoi prodotti con estrema attenzione puntando in assoluto alla qualità.

E questo è un bel grappolo di uva Sagrantino, vitigno autoctono dell'Umbria e della zona compresa tra Montefalco e Bevagna regala un vino robusto, tannico (il più tannico dei vini italiani), con una lunga persistenza gusto-olfattiva, con profumi caratteristici ma anche speziati dati da un periodo di affinamento in barrique. E' un vino piacevolissimo, abbastanza fresco, con colore concentrato, equilibrato nelle sue componenti. Davvero un gran bel prodotto italiano.

venerdì, dicembre 01, 2006

Dicembre è qui



Ci siamo. Ci avviciniamo velocemente alla fine di questo 2006. Certo c'è prima il Natale. Ma volerà, come è volato via anche quest'anno. E ci ritroveremo a fare i conti con il passare del 2007. Strano da dirsi ma è così. Addobbi cominciano per le strade della città, luci e luci che quando spariranno alla fine di tutto ci faranno sembrare la città più spenta. Certo quella nella foto è New York...se trovo una di un albero di Roma ci metto anche quella. Ah si eccola. Uno scorcio di San Pietro fra il gigantesco albero e l'altrettanto gigantesco presepe in Piazza, nella notte illuminata da mille lucine. Poetico e romantico a vedersi così. Giorni di frenesia e di festa cercando di finire al più presto le compere natalizie, i regali, prima della bolgia definitiva, quella fatta da persone che prima non potevano e che si riducono sempre all'ultimo momento, quando poi alla fine tanta scelta più non c'è. E poi il cenone e il "pranzone" di Natale, lo scambio dei regali, baci e abbracci, grazie prego. Ma per me è malinconico, consumistico non ci avvicina affatto, anzi. Comunque prima di tutto cominciamo questo mese con l'augurio a tutti di Buone Feste, nella serenità che in questo momento ci meritiamo e ci meriteremmo.

giovedì, novembre 30, 2006

Antonello e i Diamanti

Antonello Venditti per Natale ci regala ua sua compilation, ovvero un triplo CD con tutti i suoi successi più belli, romantici e famosi. Un viaggio lungo gli anni della sua carriera, da canzoni come "mio padre ha un buco in gola" passando per "Sara", "Ci vorrebbe un amico", fino alle più recenti "Che fantastica storia è la vita" e "Lacrime di Pioggia".
Non mancano i successi "giallorossi" e in versione live troviamo "Roma Roma" "Roma Capoccia" e "Grazie Roma". Immancabili "Bomba o non bomba", "C'è un cuore che batte nel cuore", "Buona Domenica" e "Centocittà". Non manca nemmeno "Notte prima degli esami" portata forse alla ribalta negli ultimi tempi dal film di Fausto Brizzi che ha preso proprio questo titolo.
Una sorta di grande ritorno, anche se per la verità dopo la "fatica" di Campus live, lo stiamo aspettando con un nuova "impresa", dove potrà e dovrà ancora stupirci con la sua musica di sempre.
Per quanto mi riguarda è in assoluto il mio cantautore preferito, sin da piccola (sono del 1972) ho avuto un debole per la sua figura, forse perchè andava a scuola con mio padre o perchè la madre era l'insegnante di mia zia. Lo consideravo un po' come un padre, una guida (visto che non avevo il mio di padre a guidarmi), e la mia ammirazione negli anni è assolutamente cresciuta. Ho praticamente tutti i suoi CD, non manco mai di comprare una sua pubblicazione originale. E Diamanti infatti l'ho acquistata subito originale. Conosco a memoria tutte le su canzoni che non dimentico anche a distanza di tempo. Sono andata a parecchi di suoi concerti fra lo Stadio Flaminio e Circo Massimo, non ultimo quello per lo sudetto della Roma. Come perderselo quell'evento. Qui voglio postare un suo testo, forse uno dei miei preferiti, perchè da più giovinetta mi faceva davvero sognare.

Amici Mai (1997)

Questa sera non chiamarmi
no stasera devo uscire con lui
lo sai non e' possibile
io lo vorrei, ma poi mi viene voglia di piangere.
Certi amori non finiscono
fanno dei giri immensi e poi ritornano
amori indivisibili, indissolubili, inseparabili.
Ma amici mai
per chi si cerca come noi
non e' possibile
odiarsi mai per chi si ama come noi
basta sorridere.
No no non piangere
ma come faccio io a non piangere.
Tu per me sei sempre l'unica
straordinaria, normalissima
vicina e irraggiungibile, inafferrabile, incomprensibile.
Ma amici mai
per chi si cerca come noi
non e' possibile
odiarsi mai per chi si ama come noi
sarebbe inutile.
Mai mai il tempo passerà
Mai mai il tempo vincerà
Il nostro non conoscersi
per poi riprendersi
e' una tortura da vivere
ma stasera non lasciarmi
no stasera non uscire con lui
il nostro amore e' unico, insuperabile, indivisibile
ma amici mai.

martedì, novembre 14, 2006

Tosca, il mio grande amore - mette paura eh?

Ma non è bellissima. Un esemplare perfetto di Cane Corso, femmina, tre anni e due mesi. Dolcissima, giocherellona, si comporta ancora come una cucciola.
Dorme nella sua cuccia abbracciata al suo pupazzino. La mattina mi sveglia portandomi il pupazzino. Baci a mamma e comincia la giornata. E' intelligentissima, buona, delicata con i bambini, attenta e ubbidiente. Basta un solo comando non mi devo sgolare più di tanto. Capisce ogni parola che le dico. Sembra strano ma è così. Dal suo sguardo capisco tutto. E' furba, molto, e quando si tratta di mangiare allora ottengo tutto quello che voglio, risponde immediatamente. Nera con una bella stella bianca sul petto, ha una muscolatura perfetta, sviluppata, mette paura quando si alza sulle zampe posteriori. Fa la guardia ma con un comando smette e fa entrare gli amici accogliendoli al gioco con la palla, il legno o il famigerato pupazzino. Tosca è così e non ce n'è una uguale.

lunedì, novembre 13, 2006

Bello eh! una soddisfazione mia personale

Una cosa bella del nostro locale? Eccola: le nostre posate. Le ho scelte personalmente. Scelte perchè mi hanno fulminato appena viste in una vetrinetta dal mio fornitore, perchè hanno un bel design stilizzato, perchè sono sottili ma comode, perchè soprattutto sono DIVERSE. Non sono le solite banali posate da ristorante. Ti differenziano, ti danno stile ed eleganza all'apparecchiatura, al locale e al tuo lavoro.

domenica, novembre 12, 2006

Ricominciamo - o almeno ci proviamo

Eccomi di nuovo a prendermi cura dei miei spazi. Ricominciamo da capo e vediamo che ne esce fuori. Vediamo se riesco di nuovo a coccolarmi il mio piccolo spazio.
E' un periodo pieno abbiamo deciso di ristrutturare l'arredo del locale Wine bar di Frascati dove lavoriamo ormai da 9 mesi. Ma ha bisogno di una cambio radicale che metta in rilievo il fatto che siamo sommliers professionisti.
Ebbene si, lo sono diventata a giugno con un esame non affatto facile.
E adesso via alle danze e al vino più buono del mondo: quello italiano!
Va beh ... alla prossima

mercoledì, marzo 15, 2006

Il Piacere diVino Enoteca-Wine Bar

Eccola la nostra prima serata di musica. Indimenticabile e divertente. Il locale aveva gente e movimento. Abbiamo lavorato parecchio con il sorriso e in allegria, accompagnati da una bellissima musica Jazz. Il quartetto è stato davvero fenomenale. E sono stati contenti di suonare per noi e di passare una serata con noi. Tornano Sabato 18 marzo ad allietarci con la loro musica.
Buon vino, selezione accurata di formaggi e salumi. Professionalità di due sommelier come me e Lorenzo. Beh io ancora devo camminare tanto prima di definirmi sommelier, c'è prima un esame da fare, ma se tutto va bene a giugno finalmente anche io otterrò questo risultato tanto atteso, cercato e desiderato.
Il Piacere diVino, il nostro locale a Frascati, vi aspetta qualora lo vogliate per un buon bicchiere di vino e una bell'abbuffata in abbinamento.
E poi ora finalmente anche il mitico "Braide Alte" di Livon fa parte della nostra piccola cantina, insieme a uno splendido chardonnay di Terlan e ai prodotti migliori di Franz Haas, con un Cerasuolo di Vittoria ancora non DOCG di Planeta, Tiefenbrunner con un Lagrein, Cantine Termeno, il rosato di Antichi Vigneti Cantalupo (il MIMO). E poi Cantine Santadi, Casale del Giglio e Castel de Paolis, Lazio soprattutto visto che ci troviamo a Frascati. Moscato Saracco e La Spinetta. Il cannellino di Casale Marchese, il passito di Pantelleria di Salvatore Murana. Dal nord al Sud i prodotti sono tutti di alto livello e qualità. Senza esclusioni di colpi, il tutto deriva da esperienze dirette sul campo di tutti e due i sommelier in sala.
Insomma passate a trovarci, professionalità e qualità sono i nostri punti di forza.
Vi ricordiamo che possiamo fare anche vendita delle bottiglie diretta al pubblico, oltre alla distribuzione in mescita.
Il piacere diVino vi aspetta in Via Lunati 16 al centro del paese, dalle 19.30 in poi anche per un aperitivo tutte le sere ad eccezione del martedì, riposo settimanale.
Livia

martedì, marzo 07, 2006

Le prime attività del nostro WINE-BAR


Siete tutti invitati alle nostre prime due serate di musica Jazz dal vivo. Sabato 11 marzo ore 22.00 e sabato 18 marzo ore 22.00. Cena euro 20,00. Se non volete cenare potete partecipare lo stesso al concerto con consumazione a vostra scelta.
Il nostro Wine Bar "Il piacere diVino" organizza serate ed eventi, musica e degustazione di vini di qualità.
I musicisti provengono dalla Saint Louis school di Roma.
Siamo solo all'inizio di tante belle cose che abbiamo in mente di fare.
Vi aspettiamo in quel di Frascati centro Via lunati 16.
Telefoni per prenotazioni e info: 06/94.01.00.96 - 393.0828075
Lorenzo e Livia

martedì, febbraio 28, 2006

Mater Matuta

Al più presto ... in coincidenza con un po' di tempo che mi posso ritagliare dal mio nuovo lavoro ... vi posterò i pensieri personali derivanti da una ricca verticale di ben 6 annate di Mater Matuta di Casale del Giglio (Lazio ... per chi non lo sapesse).

sabato, febbraio 04, 2006

LIVON E BRAIDE ALTE

La verticale di Livon mi ha lasciato esterrefatta. Braide Alte è un vino bianco capace di durare in bottiglia quanto un vino rosso e di tenere alti nella sua curva tutti i sentori terziarizzati migliori che un buon vino possa dare. La loro caratteristica migliore (come ha detto anche l'enologo Rinaldo Stocchi) è la leggerezza non nella struttura ma nella digeribilità del prodotto. Dal 1996 al 2004 ogni annata era del tutto differente dalle altre. La prima (il 96 appunto) aveva un colore paglierino scarico con qualche rifl verdolino, dei sentori molto minerali ma al tempo stesso un bel fruttato a polpa gialla, complesso sapido intenso persistenze. Molto piacevole al naso e al palato. Le successive annate erano tutte con il colore molto più carico, alcune dorate con rifl verdolini, bei fruttati pieni, dalla polpa gialla all'agrumato, sapidità spiccata tipica del territorio, sempre con una buona acidità mai esagerata ma evoluta e ben assimilata. Ogni annata si è comportata in bottiglia in maniera differente, a seconda anche delle temperature e del comportamento del clima, dando al naso e al palato sentori e note diverse, ma tutte equilibrate e piacevoli. Ovvio pensare che nelle ultime annata 2002 e 2003 l'equilibrio viene un po' meno con toni duri ancora da smussare, sapidità diversa ma mai iodata, tipica del territorio friulano, frutta meno matura, legno da assimilare, floreali bianchi e gialli molto intensi; tutti vini persistenti ma senza note amaricanti, promettono già da adesso un futuro pieno come i predecessori.

venerdì, gennaio 06, 2006

Vini di Sicilia sole e profumi

Dopo aver messo in risalto come un produttore di vino possa collegare la sua attività alla letteratura, e dopo aver quindi fatto un giro in Piemonte scendiamo lungo lo stivale e arriviamo fino in Sicilia a godere del bel sole e degli splendidi vini che questa regione produce e ci regala.
Oggi andiamo da un produttore in particolare e conosciamo alcuni dei suoi prodotti migliori. Tasca d'Almerita, tenute Regaleali, zona di Sclafani al confine tra le provincie di Palermo e di Caltanissetta.

Lamùri
VENDEMMIA 2003
La composizione del suolo ed il particolare microclima, trasferiscono all’antico vitigno la vocazione di questo territorio, unendo freschezza ed eleganza alla naturale ricchezza dei vini siciliani.
SCHEDA TECNICA
• Vitigni: Nero d’Avola.
• Età media del vigneto: 10 anni.
• Sistema di allevamento: Prevalentemente a spalliera.
• Tipo di potatura: Gujot e cordone speronato.
• Densità di ceppi per Ha: Mediamente 4.000.
• Terreno: Argilloso sabbioso con reazione alcalina.
• Epoca di vendemmia: Dai primi di Settembre ai primi di Ottobre.
• Resa di uva per Ha: 60 q.
• Fermentazione: Tradizionale in rosso.
• Durata a contatto con le bucce: 10 giorni.
• Temperatura di fermentazione: 28°C.
• Fermentazione malolattica: Svolta totalmente.
• Affinamento: In barili di rovere Francese (Allier e Tronçais) da 225 litri,
per il 10% nuovi e per il 90% al secondo e terzo passaggio, per circa 8 mesi.
• Tipo di vino: Rosso - Sicilia IGT.
• Gradazione: 13,50% Vol.
SCHEDA ORGANOLETTICA
• Aspetto visivo: Rosso rubino intenso.
• Olfatto: Piccoli frutti rossi, more di rovo e more di gelso, ciliegia e confettura d’amarene.
Spezie: alloro, cannella, vaniglia, caffè, liquirizia e carrubo.
• Gusto: Ricco, intenso, morbido e vellutato dai tannini maturi.
• Finale: Tannino dolce e morbido.

Leone D’Almerita
VENDEMMIA 2004
La vastità della Tenuta di Regaleali e la fondamentale escursione termica giorno-notte di oltre
15°C, rendono possibile la selezione delle varietà da mettere a dimora e la salvaguardia del
patrimonio aromatico delle uve. Nasce così il nuovo Leone d’Almerita, fresco, aromatico
al palato e dalla personalità decisa, che unisce agli aromi e alla fragranza del Catarratto
Bianco, la freschezza d’agrumi del Sauvignon e la morbidezza dello Chardonnay.
SCHEDA TECNICA
• Vitigni: Catarratto d’alta collina, Sauvignon e Chardonnay.
• Vigneti: Garbummeni, Ciffitelli e Santa Tea.
• Età media dei vigneti: 15 anni.
• Sistema di allevamento: Prevalentemente spalliera.
• Tipo di potatura: Gujot e cordone speronato.
• Densità di ceppi per Ha: Mediamente 4000.
• Terreno: Argilloso, sabbioso con reazione alcalina.
• Epoca di vendemmia: Chardonnay e Sauvignon primi di Settembre;
Catarratto primi di Ottobre.
• Resa di uva per Ha: 60 q.
• Fermentazione: In vasche di acciaio inox a temperatura controllata di 16/18°C.
• Durata della fermentazione: 15 giorni.
• Fermentazione malolattica: Non svolta.
• Affinamento: In vasca di acciaio inox in presenza di lieviti per 5 mesi.
• Gradazione alcolica: 13% Vol.
• Tipo di vino: Bianco - Sicilia I.G.T.
SCHEDA ORGANOLETTICA
• Aspetto visivo: Paglierino intenso con riflessi verdognoli.
• Olfatto: Sentore di mela, pesca bianca, banana, ananas, pompelmo rosa,
agrumi in genere.
• Gusto: Grande personalità, piacevolmente morbido, ricco, intenso e fragrante.
• Finale: Piacevolmente morbido.

Camastra
VENDEMMIA 2003
Così è il vino Camastra Nero d’Avola e Merlot: un’opera per filosofia di essere, tra metropoli e campagna, innanzitutto piacevole.
SCHEDA TECNICA
• Vitigni: Nero d’Avola 75% e Merlot 25%.
• Età media dei vigneti: 15 anni.
• Sistema di allevamento: Spalliera.
• Tipo di potatura: Gujot e cordone speronato.
• Densità di ceppi per Ha: Mediamente 4.000.
• Terreno: Medio impasto tendente all’argilloso.
• Epoca di Vendemmia: Merlot prima decade di Settembre; Nero d’Avola Ottobre.
• Resa di uva per Ha: 60 Q.li.
• Fermentazione: Tradizionale in rosso.
• Durata a contatto con le bucce: 12 giorni.
• Temperatura di Fermentazione: 26/28 C°.
• Fermentazione Malolattica: Svolta totalmente.
• Affinamento: Barili di rovere (Allier Tronçais) da 300 litri, 25% nuovi / 75%
al secondo passaggio, per circa 10 mesi.
• Gradazione: 13,5% Vol.
• Tipo di vino: Rosso - Sicilia I.G.T.
SCHEDA ORGANOLETTICA
• Aspetto visivo: Rosso rubino intenso con riflessi granato.
• Olfatto: Frutti di bosco, tabacco e pepe nero, delicato sentore di vaniglia e salvia,
marasca e cioccolato.
• Gusto: Morbido ed equilibrato con netto sentore di frutta matura.
• Finale: Tannino dolce e persistente.

Cygnus
VENDEMMIA 2003
Ieri brutto anatroccolo tra i vitigni, oggi il Nero d’Avola è un Cygnus elegante, morbido
e sinuoso. Lo conferma questa sperimentazione creativa dei Conti Tasca d’Almerita, Nero
d’Avola declinato con Cabernet Sauvignon, che ha dato vita ad un vino ammirevole ed ammaliante.
Un Cygnus giovane, puro, incantato e modernissimo. Il cigno che Wagner vide a
Villa Tasca e suggellò la nascita del Parsifal.
SCHEDA TECNICA
• Vitigni: Nero d’Avola 75% e Cabernet Sauvignon 25%.
• Età media dei vigneti: 10 / 15 anni.
• Sistema di allevamento: Spalliera.
• Tipo di potatura: Gujot e cordone speronato.
• Densità di ceppi per Ha: mediamente 4.000.
• Terreno: Medio impasto tendente all’argilloso.
• Epoca di Vendemmia: Cabernet Settembre; Nero d’Avola Ottobre.
• Resa di uva per Ha: 55 q.
• Fermentazione: Tradizionale in rosso.
• Durata a contatto con le bucce: 10 giorni.
• Temperatura di Fermentazione: 26/28 C°.
• Fermentazione Malolattica: Svolta totalmente.
• Affinamento: Barili di rovere (Allier Tronçais) da 300 litri, 25% nuovi / 75% al
secondo passaggio, per circa 12 mesi.
• Gradazione: 13,5% Vol.
• Tipo di vino: Rosso - Sicilia I.G.T.
SCHEDA ORGANOLETTICA
• Aspetto visivo: Rosso rubino di buona intensità.
• Olfatto: Sentore di more, lamponi, ciliegie, vaniglia, tabacco e cioccolato.
• Gusto: Fruttato, fragrante dall’acidità morbidamente equilibrata.
• Finale: Tannino morbido, dolce.

Diamante d’Almerita
VENDEMMIA 2004
Diamante d’Almerita, prodotto con varietà aromatiche coltivate nella Tenuta di Regaleali. Un vino nuovo.
SCHEDA TECNICA
• Vitigni: Moscato e Traminer aromatico.
• Vigneti: “Sopra-lago” di Ha 4,80.
• Anno d’impianto: 2001.
• Sistema di allevamento: Spalliera.
• Tipo di potatura: Gujot.
• Densità di ceppi per Ha: Mediamente 4.200.
• Terreno: Medio impasto e compatto con reazione alcalina.
• Esposizione dei vigneti: Est-Sud/Est.
• Epoca di Vendemmia: Settembre.
• Modalità di appassimento: Su pianta e su graticci.
• Dati analitici dell’uva dopo l’appassimento: Babo 31° - AT 7,0 g/l - pH 3,70.
• Resa di uva per Ha: 35 q.
• Fermentazione: In vasche di acciaio inox.
• Durata della fermentazione: 30 giorni.
• Affinamento: In vasche di acciaio inox per 6 mesi.
• Imbottigliamento: Aprile .
• Tipo di vino: Passito.
• Gradazione: 12+9% Vol.
SCHEDA ORGANOLETTICA
• Aspetto visivo: Giallo oro con riflessi verdi.
• Olfatto: Canditi, frutta sciroppata.
• Gusto: Fragrante, dolce, morbido, intenso.
• Finale: Coerente con le sensazioni olfattive e gustative.
• Abbinamenti: Formaggi erborinati, pasticceria secca, dolci con creme.

Capofaro Malvasia di Salina
VENDEMMIA 2004
Dall’amore della famiglia Tasca d’Almerita per la vite e per il mare nasce CAPOFARO, Malvasia
di Salina. L’appassimento all’ombra consente una corretta concentrazione degli zuccheri del
frutto e ne mantiene intatte le componenti aromatiche e di freschezza. La Malvasia CAPOFARO
è un vino elegante e non stucchevole, espressione del mare e della terra da cui proviene.
SCHEDA TECNICA
• Zona vitivinicola: Tenuta Capo Faro, Salina - Isole Eolie: estesa 5,28 ettari.
• Vigneto: Malvasia delle Lipari.
• Anno d’impianto: Anni ‘70.
• Sistema di allevamento: Spalliera.
• Tipo di potatura: Gujot.
• Densità di ceppi per Ha: Mediamente 4.000.
• Terreno: Di natura vulcanica.
• Esposizione dei vigneti: Nord/Est.
• Epoca di Vendemmia: Settembre 2004.
• Modalità di appassimento: Su graticci.
• Resa di uva per Ha: 15 Q.li
• Dati analitici dell’uva dopo l’appassimento: Babo 30,2 - AT 7,5 g/l - pH 3,70.
• Fermentazione: In vasche di acciaio inox.
• Durata della fermentazione: 25 giorni.
• Affinamento: In vasche di acciaio inox per 6 mesi.
• Imbottigliamento: Marzo 2005.
• Tipo di vino: Malvasia Salina IGT.
• Gradazione: 12% Vol.
SCHEDA ORGANOLETTICA
• Aspetto visivo: Giallo di buona intensità con riflessi dorati.
• Olfatto: Buona intensità aromatica con profumo di uvetta passa, canditi, mughetto
e leggero sentore di pepe nero e citronella.
• Gusto: Giusto equilibrio tra dolcezza e acidità, piacevolmente fresco, ottima sapidità
conferita dal terroir vulcanico dell’isola.
• Finale: Agrumato, di lunga persistenza.

mercoledì, gennaio 04, 2006

Connubio Libri/Vino

Eccola qua una bella lista interessante di vini/libri. TERREDAVINO, azienda produttrice piemotese ha dedicato molti dei suoi vini ad altrettanti romanzi di Cesare Pavese e uno di questi a Beppe Fenoglio. Principalmente vini rossi strutturati che fanno passaggio in legno. Un vino bianco e un profumatissimo quanto mai particolare Barolo Chinato.
DOCG e DOC interessanti in tutte le loro sfaccettature.

BAROLO DOCG "PAESI TUOI" (Cesare Pavese)
Vitigni utilizzati: Nebbiolo 100 %
Gradazione alcolica: 13.5 % vol.
Temperatura di degustazione: 18 – 20° C.

Collocazione e caratteristiche dei vigneti: il Barolo “Paesi Tuoi” nasce dall’assemblaggio di selezionate uve appartenenti alle due zone d’elezione di questo vino ricco di storia. Da una parte l’area elveziana (Castiglione Falletto, Serralunga) dove si producono Baroli con grande carattere e struttura, dall’altra la zona tortoniana (Barolo, La Morra) con vini più morbidi e fruttati. La tecnica dell’assemblaggio, che è storicamente quella tradizionale seguita dai négociants già all’inizio del secolo, è quella preferita dalla nostra Azienda che punta ad avere vini eleganti e di grande equilibrio.
Vinificazione e affinamento: la vinificazione segue scrupolosamente i dettami della tradizione e del disciplinare del Barolo. La fermentazione dura 20-25 giorni ad una temperatura controllata di circa 30° C. per permettere al vino di arricchirsi del tannino e degli estratti necessari per formare la sua struttura nobile e longeva. Viene posto quindi in grandi botti di legno di rovere dove si affina per almeno due anni. Il vino riposa ancora un altro anno in bottiglia, per raggiungere l’equilibrio finale. Il Barolo “Paesi Tuoi” è così pronto a lasciare le nostre cantine quattro anni dopo la vendemmia per poter essere apprezzato fin da subito, o rimanere ed evolversi nelle cantine dei nostri clienti anche per 10-15 anni.
Caratteristiche organolettiche:
Colore: rosso granato intenso vellutato, con riflessi aranciati dopo alcuni anni di permanenza in bottiglia
Profumo: ampio, etereo, complesso con sentori di spezie, liquirizia, viola appassita
Sapore: secco, sapido con tannini armonici che ne esaltano il nobile carattere

BARBARESCO DOCG "LA CASA IN COLLINA" (Cesare Pavese)
Vitigni utilizzati: Nebbiolo 100 %
Gradazione alcolica: 13.0 % vol.
Temperatura di degustazione: 18 – 20° C.
Collocazione e caratteristiche dei vigneti: Come per il Barolo, la tecnica di produzione è quella storica dell’assemblaggio di aree con caratteristiche diverse. Per questo vino si parte da vigneti in splendide posizioni siti nei comuni di Barbaresco e Treiso (CN) che con basse produzioni per ettaro consentono di ottenere elevati livelli qualitativi.
Vinificazione e affinamento: La fermentazione alcolica avviene a una temperatura di 28-30° C. ed ha una durata di circa 20 giorni. Segue la fermentazione malolattica che avviene in grandi botti di legno di rovere dove il vino prosegue l’affinamento per oltre un anno. Altri dodici mesi in bottiglia sono necessari per favorire e completare l’equilibrio e lo sviluppo dei profumi terziari.
Caratteristiche organolettiche:
Colore: rosso rubino con riflessi aranciati
Profumo: pronunciato, intenso con sentori di viola, ribes, fragola e vaniglia
Sapore: pieno e vellutato, delicatamente tannico con fondo di viola e finale persistente.
LANGHE NEBBIOLO DOC "LA MALORA" (Beppe Fenoglio)
Vitigni utilizzati: Nebbiolo 100%
Gradazione alcolica: 13 % vol.
Temperatura di degustazione: 18 – 20° C.
Collocazione e caratteristiche dei vigneti: il Langhe Nebbiolo “La Malora” nasce dall’assemblaggio di uve coltivate in alcuni vigneti nel cuore del Roero. Si tratta di terreni a forte componente silicea che conferisce ai vini che ne derivano grandi profumi e grande eleganza.
Vinificazione e affinamento: la vinificazione è di tipo tradizionale con una macerazione di circa 20 giorni ad una temperatura di 28-30° C. Segue la fermentazione malolattica in barrique dove successivamente il vino si affina per 15-18 mesi. “La Malora” rimane in bottiglia per altri 6 mesi nelle nostre cantine a temperatura condizionata da dove, senza fretta, si congeda per andare ad allietare le tavole degli amanti del Nebbiolo per i 6-8 anni successivi alla vendemmia. Caratteristiche organolettiche:
Colore: rosso rubino molto intenso
Profumo: equilibrato e armonico con sentori di frutta matura, spezie e vaniglia (complesso, con frutti neri, foglia di tabacco, pasticceria e sottobosco)
Sapore: asciutto, morbido e pieno con delicato fondo di vaniglia e confettura. Tannini dolci
BARBERA D'ASTI DOC SUPERIORE "LA LUNA E I FALÒ" (Cesare Pavese)
Vitigni utilizzati: Barbera 100 %
Gradazione alcolica: 13.50 % vol.
Temperatura di degustazione: 18 – 20° C.
Collocazione e caratteristiche dei vigneti: La zona di produzione è la più tipica del Barbera compresa tra i comuni di Nizza Monferrato, Agliano Terme e Calamandrana, tutti in provincia di Asti. Sono oltre 60 gli ettari di vigneto accuratamente selezionati dai nostri tecnici e gestiti a basse rese che partecipano al Progetto “Superbarbera”. L’assemblaggio di uve provenienti da vigneti con terreni e microclimi leggermente diversi, ci consente di ottenere un vino con il miglior bilanciamento tra struttura e profumi.
Vinificazione e affinamento: la vinificazione è di tipo tradizionale, con macerazione di 15-20 giorni ad una temperatura di 28-30° C a cui segue rapidamente l’avvio della fermentazione malolattica. L’affinamento in barriques, di cui circa 1/3 nuove, procede per 12 mesi durante i quali questo barbera, dalla robusta struttura, arricchisce ulteriormente il suo patrimonio estrattivo ed evolve in un vino complesso ed elegante.
Caratteristiche organolettiche:
Colore: porpora con riflessi rubino
Profumo: intenso e armonico con sentori di viola, liquirizia e vaniglia
Sapore: asciutto, morbido e pieno con delicato fondo di vaniglia e frutti di bosco che sostiene il persistente finale
PIEMONTE MOSCATO PASSITO DOC "LA BELLA ESTATE" (Cesare Pavese)
Vitigni utilizzati: Moscato bianco 100 %
Gradazione alcolica: 12.0 %
Temperatura di degustazione: 12 – 14° C.
Collocazione e caratteristiche dei vigneti: a seguito di 3 anni ricerca sulla surmaturazione dell’uva Moscato, ed in particolare sull’evoluzione degli aromi terpenici, le tecniche di gestione del vigneto sono ormai tese ad ottenere la massima sanità delle uve, condizione indispensabile per permettere di prolungare il processo di maturazione. I vigneti per la produzione de “La Bella Estate” sono situati nel cuore della zona tipica e sono interamente gestiti a basse rese, con specifiche pratiche colturali per portare l’uva alla surmaturazione.
Vinificazione e affinamento: a seguito della pigiatura il prezioso mosto viene lasciato a fermentare per circa 15 giorni ad una temperatura di 18-20° C. Segue l’affinamento di circa 9 mesi in piccole botti di rovere il cui legno contribuisce a dare equilibrio, concentrazione e profumi complessi a questo nettare che dopo altri 6 mesi di riposo in bottiglia arriva ad animare con molteplici abbinamenti il nostro pasto.
Caratteristiche organolettiche:
Colore: giallo oro intenso
Profumo: ampio e complesso, intenso, aromatico, sentore muschiato caratteristico, vaniglia e frutta candita
Sapore: caldo e intenso, dolce e pieno, con forte timbro varietale dell’uva di origine
MONFERRATO BIANCO DOC "TRA DONNE SOLE" (Cesare Pavese)
Vitigni utilizzati: Sauvignon 60% - Chardonnay 40 %
Gradazione alcolica: 13.0 % vol.
Temperatura di degustazione: 10 – 12° C.

Collocazione e caratteristiche dei vigneti: i vigneti di queste due varietà hanno trovato tra le colline del Monferrato un microclima ideale per esprimere questo vino ricco di calore e dai profumi singolari. I vigneti si trovano nei comuni di Nizza Monferrato, Ricaldone e Castelnuovo Don Bosco. Le basse rese in vigneto e la diversa consistenza dei terreni e dei microclimi ci consentono di ottenere un vino complesso e unico.
Vinificazione e affinamento: la pressatura ovviamente è soffice e la fermentazione avviene in tini di acciaio a temperatura controllata, mantenendo sempre i due mosti rigorosamente separati. Dopo la fermentazione alcolica, mentre il Sauvignon riposa e decanta a bassa temperatura, il vino Chardonnay viene sottoposto a fermentazione malolattica e riposa alcuni mesi sui lieviti. In primavera i nostri enologi effettuano l’assemblaggio la cui percentuale può variare di anno in anno.
Caratteristiche organolettiche:
Colore: oro pallido con riflessi brillanti
Profumo: bouquet intenso, complesso, di grande eleganza con note di fiori
Sapore: l’incontro tra due vitigni di grande carattere creano al palato un concerto armonico di stoffa setosa con l’apporto di un giusto grado di acidità da renderlo particolarmente invitante

BAROLO CHINATO "IL DIAVOLO SULLE COLLINE" (Cesare Pavese)
Vitigni utilizzati: Nebbiolo 100 %
Gradazione alcolica: 16.5 % vol.
Temperatura di degustazione: 18 – 20° C.

Collocazione e caratteristiche dei vigneti e del vino d’origine: il vino base Barolo utilizzato per la produzione del Chinato “Il Diavolo sulle Colline” nasce dall’assemblaggio di uve dei comuni di Castiglione Falletto, Serralunga d’Alba e Monforte d’Alba dove si producono dei Barolo con grande carattere e struttura, con uve dell’area di Barolo e La Morra dove si producono vini più morbidi e fruttati. La vinificazione di questo Barolo segue scrupolosamente i dettami della tradizione e del disciplinare di produzione della DOCG. La macerazione dura circa 20 giorni ad una temperatura controllata di circa 30° C. Viene posto quindi nelle tradizionali botti di legno di rovere dove riposa per almeno due anni. Un altro anno viene trascorso dal vino in bottiglia, per armonizzare i suoi autorevoli componenti.
Ricetta di produzione: il Barolo Chinato si inizia a produrre in Piemonte alla fine del 1800. Il consumo si diffonde grazie alla fama di vino medicinale che si era creata. L’azienda utilizza una ricetta a base di infuso naturale di corteccia di China Calissaja, di radice di Rabarbaro e di una decina di altre erbe aromatiche. La scelta di una bassa gradazione alcolica è motivata dalla volontà di valorizzare il Barolo d’origine, il Barolo “Paesi Tuoi” 1998. Anche per questo motivo proponiamo il millesimo in etichetta. Il titolo di Cesare Pavese “Il Diavolo sulle Colline” ne vuole esprimere tutta la complessità olfattiva, la potenza e la piacevolezza aromatiche, ma naturalmente anche il grande legame con il territorio.
Caratteristiche organolettiche:
Colore: rosso granata intenso
Profumo: ampio, etereo, complesso; sentori di spezie ed erbe aromatiche
Sapore dolce, pieno, vellutato, con retrogusto gradevolmente amarognolo

domenica, gennaio 01, 2006

CENA di GALA PER LA DUEMILAVINI

A proposito della cena per la Duemilavini, mi sono dimenticata nell'anno appena passato di inserire il post con il resoconto della splendida serata all'Hilton con la cena di Gala di Vissani e la degustazioni di numerosi cinque grappoli. Serata indimenticabile. Davvero. E così vi posto i pensieri che sono venuti dopo, quando a idee schiarite dal prezioso alcol, cioè dal vino, ho scritto qualcosa sull'onda dell'emozione per l'evento.
La sala era immensa con una atmosfera di festa da far invidia a chiunque. Sorrisi, abbracci e baci. Del mio corso nessuno che io conosca di persona. Visi conosciuti, familiari, amichevoli e vicini. L'Hilton sempre magnifico in tutta la sua espressione di splendore. Un piccolo attacco di nostalgia. Passo certo verso le sale, non chiedo niente a nessuno, non serve, ne conosco ogni angolo. Paolo mi accoglie sorridente sulla porta della gran sala. I volti conosciuti dei sommelier, comincio a salutarli ma sto cercando Lorenzo. La sala calda, con le luci altrettanto calde, i tavoli apparecchiati con i sei calici che troneggiano ad ogni posto. Siamo 10 al tavolo, ma io sono timida e so già che avrò difficoltà a legare. Una persona la conosco di vista, forse due, per il resto è tutto un nuovo mondo. Calogero serve al nostro tavolo, mitico come sempre. Lorenzo serve al tavolo accanto e ogni tanto l'occhiatina per sapere se tutto è a posto, è di rigore. Prima di sedermi sfilo i vini tutti in fila nel lungo corridoio attiguo alle sale. Saluto i volti amici dei sommelier che aspettano l'inizio delle danze. Una emozione senza fine, li vorrei bere tutti, spumanti, bianchi, rossi, dolci, storie di uomini e lavoratori, amore e passione dietro a ogni etichetta di quelle. L'eccellenza in assoluto. Torno in sala l'inizio della serata è alle porte. Lorenzo mi presenta Daniela, sempre una emozione per me, anche se l'ho avuta come insegnante al primo livello. Ed eccoci Calogero mi chiede con cosa voglio cominciare. La mia carta è la D; Franciacorta Cabochon per iniziare. Bollicine ci voleva. Crosta di pane, avvolgente al naso con i suoi lieviti potenti. Un perlage e una brillantezza molto "belli". E poi come non continuare per il mio palato "delicato" con vini come Gewurztraminer Nussbaumer 2004 e Sauvignon Quarz 2003. Tramin e Terlano, due produttori che amo molto in Alto Adige. Il primo inutile dirlo aromatico, sull'agrumato con il suo colore dorato che soddisfa gli occhi. Si passa ai rossi. Un po' di confusione a dire il vero. Mi arriva subito il mitico Pinot Nero di Franz Haas 2002; i presupposti ottimi ma forse sembrava ancora un po' troppo preponderante l'alcol. Qualche altro annetto avrei aspettato. Ma senza meno un fantastico prodotto di Haas. Barolo Monfortino, e che dire, senza parole. Amarone, credo che fosse il Masi (a quel punto la confusione cominciava a farsi sentire, non lo avevo ordinato io ma i miei compagni di viaggio; io ne ho approfittato). E poi immancabili per me il Nebbiolo delle Langhe di Gaja e lo Sforzato della Valtellina di Triacca. La cena di Vissani era un velluto piacevole al gusto. Senza parole, è stato solo godimento per le papille gustative e per l'animo. Niente aveva una pecca. Per chiudere Moscato Rosa di Franz Haas (semplicemente perfetto) e Muffo 2003 di Sergio Mottura, Albana di Romagna Scaccomatto (bella sorpresa), Marsala Vergine Pellegrino 1962. Beh marsala in tutti i sensi. La Vernaccia di Oristano non ha riscosso il mio favore, ma d'altra parte avevo davanti a me il moscato rosa, per il quale io farei solo follie. Sembrava un brachetto non frizzante, più potente, sentori di fragola e frutti rossi non maturi. Ma ormai il mio naso dopo tutto ciò sentiva poco, era il palato quello che riusciva a ragionare . forse! Il saluto finale sul palco di tutta la redazione Bibenda e l'accoglienza, dei camerieri dell'Hilton e dei cuochi, dei sommelier, di Vissani. Riuscito. Tutto perfettamente riucito. Alla fine con i miei commensali ho stretto amicizia, i due ragazzi alla mia destra venivano dalla Toscana, diventati sommelier a giugno di quest'anno. Una bella compagnia, ne son felice. Una esperienza, bella da fare, bella anche da ripetere. Io (vale per me) mi sono divertita.
Livia

AUGURI A TUTTI

1-1-2006
MAGNIFICO amici miei .... AUGURI DI BUON ANNO NUOVO.
E anche il 2005 lo abbiamo appena archiviato. Ce lo dimentichiamo adesso, si porta via tutto quello che di brutto o anche di bello ci può ricordare. E allora via ad affrontare sempre impavidi questo nuovo anno. Stappiamo e brindiamo ancora assieme al nuovo, al meglio, alla serenità e alla pace, alla tolleranza e all'amcizia.
Brindiamo all'impegno di ognuno per ciò in cui crede, alle nuove esperienze, ai cambiamenti.
Auguro a tutti l'avverarsi dei desideri e dei progetti. E lo faccio offrendovi un calice di uno spumante raggiungibile per tutti ma ben fatto che da soddisfazione al palato.