lunedì, aprile 25, 2011

Mi fido di te



Mi Fido di Te
Francesco Abate - Massimo Carlotto
Ed. Einaudi
Pagg.175

Sofisticazione alimentare. Una terminologia che avevo sentito ma che non mi ero mai concentrata a capire. E più della metà del libro, seppur romanzato, viaggia tra i meandri di un illecito che grava purtroppo quotidianamente sulla nostra salute. E così si scopre o almeno ci si ricorda che non solo lo smog, il fumo, le radiazioni, il sole malato, l’effetto serra ci uccidono di malanni strani e fuori età, ma anche l’arcigna volontà dell’uomo di fare male al prossimo per ottenere di più, più denaro, più potere. Ed ecco che scopro cose che mi fanno pensare che se vado a fare la spesa non mi posso fidare, ma anzi devo fare ancora più attenzione di prima. Il libro è avvolgente nella lettura, è una sorta di denuncia romanzata ma vista e vissuta dal lato criminale della cosa. Ma questo personaggio criminale da anche delle indicazioni su come mangiare sano! Perché lui “vende” i suoi prodotti scadenti, ma di contro il suo modo di mangiare deve rasentare la perfezione. Fra questi suoi alti e bassi però sbaglia bersaglio e il libro vira velocemente (anche troppo) verso un finale che a dire il vero mi ha fatto rimanere male. Il libro ti sa tenere fino a quando la sfortuna non lo coglie. Leggi interessato le pagine che ti svelano segreti ma poi tutto a un tratto in maniera troppo repentina succedono cose che danno l’idea di una chiusura forzata del libro, quasi un finale tanto per chiudere la storia, altrimenti poteva anche non finire. Poteva volare sulle ali della perfezione del suo modo di vivere, ma il testo non può essere infinito. Insomma da un certo punto in poi mi delude, scade, cade, perde colpi e forza narrativa. Ecco il motivo delle tre stellette. La storia è interessantissima, strutturata fino a che non si perde nella confusione pur di finire.

domenica, aprile 03, 2011

Venere Privata - Scerbanenco



Il mondo di Scerbanenco viene definito "completemente nero e immobile". Si ma purtroppo per me di una sorta di immobilismo che mi ha fatto faticare molto ad arrivare al momento in cui comincia invece a muoversi e diventare interessante. Non c'è paragone tra il tempo impiegato per arrivare a pag 50 e quello per arrivare alla fine. Da un certo punto in poi è una unica volata (per fortuna). E allora Scerbanenco diventa più "simpatico" e più semplice e Lamberti ti si fa un po più amico e complice di lettura. Venere Privata in realtà è un testo semplicissimo, un racconto semplicissimo, pochi intrighi, solo molto ragionamento! piano piano la storia si dipana e si fa chiara. Parte da un punto lontanissimo che sembra non entrarci affatto e all'improvviso diventa un tutt'uno che si compenetra e si fa storia unica e irripetibile. Alla fine una ottima lettura.