Questo blog è a mio uso e consumo. Se qualcuno vorrà condividerlo con me è il benvenuto. Scoprirà le mie passioni.
lunedì, dicembre 31, 2007
Buona fine e buon principio
Non sono brava con le parole. Ma ci siamo alla fine di un altro anno. Velocemente mi avvio a compiere 36 anni. Sembra ieri qualunque ricordo bello o brutto che sia. E' un giorno che mi da malinconia e tristezza. Non lo amo affatto. Mi metterei a dormire per svegliarmi al due gennaio e proseguire la vita come se niente fosse.
Ma non si può fare. Ed eccomi qui, ad accogliere questo 2008 nella pace della mia casa.
A voi e al mondo l'augurio di un poè di pace soprattutto interiore e la serenità di affrontare la vita di oggi che è pur sempre una lotta.
Buon Anno Nuovo a tutti con il mio cuore.
domenica, dicembre 30, 2007
La Vampa di Agosto
Andrea Camilleri
Ed. Sellerio Palermo
Non è proprio risalente a ieri l'uscita di questo libro di Camilleri. Protagonista, ovviamente, il Commissario Montalbano. Ci ho messo parecchio a decidere di affrontarlo forse perchè in poco tempo mi sono divorata tutti gli altri episodi quasi uno dopo l'altro (una pausa ci voleva), forse perchè ho ripreso da poco a divorare romanzi. Dopo il secondo libro di Carofiglio e il giallo di Camarrone, ho affrontato Camilleri. E come sempre leggere un suo libro è una soddisfazione, terminarlo è un misto tra gioia e tristezza (la tristezza viene perchè la storia è finita...). Ho cercato ogni istante libero per poterlo leggere, per portarlo avanti, per arrivare alla fine e capire quale fosse l'epilogo, dove la mente di Camilleri spingesse il commissario. E stavolta lo spinge oltre quelle che sono le sue regole, oltre i suoi confini, i suoi limiti.
Una giovane e affascinante protagonista riesce a carpire la sua completa fiducia, i suoi sentimenti e a usarlo per i suoi scopi. Non sembra l'integerrimo Montalbano, però finalmente diventa più umano, mentre si ritrova ad affrontare le debolezze di ogni essere vivente sulla terra. In fondo non è un dio che tutto può, è un uomo fatto di carne con sentimenti e sensazioni che cerca sempre di ricacciare ma che all'improvviso lo sopraffanno.
Questa volta il romanzo è completamente concentrato su un solo evento, crudo, difficile da mandare giù. I suoi stessi uomini non si capacitano di tanta cattiveria ed efferratezza.
E così la soluzione gli capiterà all'improvviso tra le mani ma gli scoppierà addosso come una ordigno che lo ferirà profondamente nell'animo.
Adesso passo al successivo "Le Ali della Sfinge"...restando sempre in attesa che gli ultimi quattro libri (La Luna di Carta, La Vampa di Agosto, Le Ali della Sfinge e La Pista di Sabbia)diventino come sempre un episodio televisivo interpretato dall'ormai perfetto Luca Zingaretti.
Non ha molto a che vedere con quello che è fisicamente Montalbano sulla carta. Ma è impossibile non vedere la sua immagine e i luoghi televisivi nella lettura dei romanzi. In fondo è tutto perfetto. Preferisco sempre leggere prima i libri e poi vedere la rappresentazione televisiva, ma per fortuna tutti gli episodi visti fino ad ora non sono affatto lontani dalla realtà cartacea. Per fortuna. E così leggendo e rileggendo è la figura di Zingaretti a materializzarsi nella fantasia, e i luoghi scelti fanno in modo di presentarsi a ogni riga letta con sobrietà e precisione.
giovedì, dicembre 27, 2007
Un banalissimo ADDIO
domenica, dicembre 23, 2007
Lorenza e il Commissario
Terminato anche questo. Comprato perchè mi aveva attirato il titolo e la prefazione, mi sono ritrovata soddisfatta dell'acquisto. E' scritto in maniera un po' particolare però, a volte non è proprio fluido, non scorre e si inceppa, ma tutto sommato riesce a farti credere che ci sia una fine mentre poi è tutta un'altra cosa a cui, leggendo, proprio non avevo pensato. E' una storia intricata, con colpi di scena, particolari situazioni di spionaggio. Lorenza è un personaggio in cui è facile immedesimarsi oppure è altrettanto facile da "non amare". Incontra sulla sua strada parecchi uomini, il suo lavoro è una sorta di copertura, ma date le sue vicissitudini, nella natia Palermo (da cui arriva ogni tanto da Roma), sulla sua strada arriva "il Commissario", e arriva anche l'idea di un rapporto più stabile. Forse sul finale si perde un po' andando a rovistare in una sorta di spionaggio internazionale derivante dalla seconda guerra mondiale. Ma tutto sommato mi ha soddisfatto l'intelletto e la voglia di "gialli" che avevo e che di solito ho. Non per niente il prossimo libro in arrivo da leggere sarà di Camilleri.
venerdì, dicembre 21, 2007
A U G U R I A T U T T I
lunedì, dicembre 17, 2007
I miei pensieri
Non puoi entrare nei miei pensieri
Sono i più reconditi, tortuosi,
i più personali, intimi
i più interiori
i più oscuri desideri
i più erotici
Mai puoi saperli
anche quando siamo insieme
sono dentro di me, pensieri
ricordi, idee
chiusi nel mio guscio
protetti.
domenica, dicembre 16, 2007
Freddo freddo freddo...
Chissà cosa ci aspetta quest'anno. Sarebbe bello e affascinante un Natale bianco con la neve. Sarebbe forse la prima volta, anche perchè credo che il periodo di questa foto fosse Febbraio.
La mia cucciolottola era interdetta a calpestare un terreno soffice e freddo, ricordo che annusava in terra in cerca di qualcosa di familiare che con la neve non ritrovava.
Qui si dice che per lunedì potrebbe arrivare neve anche da noi. Per il momento siamo circondati, c'è neve quasi ai confini dei Castelli. Staremo a vedere, anche perchè per ora il cielo è limpidissimo e in lontananza vedevo nuvoloni bianchi solo sopra le cime già innevate.
Beh non mi dispiacerebbe davvero!
domenica, dicembre 09, 2007
Un viaggio ...
sabato, dicembre 08, 2007
Moscato d'Asti
Questa è la mia "recensione" della degustazione che si è tenuta in AIS Roma (Associazione Italiana Sommelier Roma) la scorsa settimana, a Parco dei Principi (Villa Borghese).
Oggi, Lunedì 3 dicembre, al Parco dei Principi, nella Sede AIS Roma, si è svolta una interessante degustazione in collaborazione con "Produttori Moscato d'Asti Associati". Spiccavano importanti etichette come la Spinetta e la Caudrina, Marchesi di Barolo, Dante Rivetti e Terre Davino. Ovvio, ne ho assaggiati solo una minima parte, anche perchè è dolce il Moscato e quindi è più facile che la bocca si stanchi. In abbinamento formaggi del piemonte e torroni con le nocciole piemontesi e panettone. Ma da questa degustazione traggo spunti interessanti. Il primo: è facile farlo male che sia spumantizzato (anche a tappo raso) sia che sia passito (ho beccato sentori di tappo e di legno un po' antipatico, anzi sgradevole). Secondo: qualche piccolo produttore lavora con cognizione di causa e realizza prodotti giovani interessanti e da studiare e capire. Quello che mi ha stupito è stato trovare alcune delle colonne AIS (cioè quelli che non se ne perdono manco una di degustazione) completamente a secco di Moscato e li ho trovati a dire "Quello mi è proprio piaciuto" di vini a mio parere difettosi, solo perchè i loro nasi ricercavano il particolare, non tenendo in conto che il profumo del Moscato è semplice, pulito, fresco floreale e niente più. Una forzatura in legno non è possibile ne fattibile ne auspicabile. Insomma visto che come al solito viene considerato il "vinello dolce" non se ne occupano (solo champagne grazie) ritrovandosi sprovvisti del più semplice bagaglio di esperienza olfattiva di cui si ha bisogno. Era inutile cercare dei sentori per forza, laddove ce n'erano il vino non mi convinceva. I Moscato è Moscato e se ben fatto forse alla fine è tutto molto simile (quasi uguale). Ci può essere una differenza al palato, fra la dolcezza più o meno accentuata, una buona spalla acida che lo renda fresco e meno pesante nell'assaggio. Le cantine più interessanti? Ghione, Marchesi di Barolo, Cantina Sociale Vallebelbo. Gianni Doglia, Cascina Galletto (oltre ai già menzionati Spinetta, Caudrina e Terredavino). La bottiglia più elegante? Zagara dei Marchesi di Barolo, con il designed realizzato da Giugiaro. L'ho trovata sfiziosa. Mi hanno detto che così realizzano anche il Brachetto (tappo raso). Mi ha davvero interessata. Il Moscato era fresco, leggero e delicato, non stucchevole, quasi quel sentore di fiori di zagara c'era e come....
Livia
venerdì, dicembre 07, 2007
Il secondo libro di Carofiglio
mercoledì, dicembre 05, 2007
Addio Amore mio
martedì, novembre 27, 2007
Ad occhi chiusi
lunedì, novembre 26, 2007
E' tanto che manco
Ho iniziato la lettura di una serie di libri tutti lasciati a metà, forse perchè non ho scelto cose così entusiasmanti. Ma fatemi ritrovare i titoli e ne riparliamo...per ora ho iniziato il secondo libro di Gianrico Carofiglio "ad occhi chiusi" e ne sono come sempre entusiasta. Ma vi farò sapere...
domenica, ottobre 21, 2007
Di nuovo CAMPIONI
sabato, settembre 01, 2007
Apertitivo stuzzicante
giovedì, agosto 30, 2007
ipod nano 8 giga
Ecco il regalo che Lorenzo mi ha fatto per il compleanno a Luglio. Un lettore mp3 con una capacità tale che davvero ci metto canzoni all'infinito e manco mi ricordo che ci ho messo dentro. Lo definisco "mitico", ti fa dimenticare l'esistenza di tutti gli altri lettori mp3 che di fronte a questo piccolo colosso capisco trovino difficoltà a farsi spazio e debbano quindi sgomitare. Magari si aiutano con dei prezzi molto più abbordabili ma a discapito dello spazio, 1 massimo 2 giga di capacitò e quindi non proprio tantissime canzoni al loro interno. Ma ognuno fa quel che puà...a me ha detto solo bene....
Ne vado fiera è sempre in borsa con me, con me in macchina, è stato addirittura con me in spiaggia (pericolosissimo) ma sono stata attenta alla sua incolumità, ci tengo troppo e sarebbe difficile per me separarmene, oltre che complicatissimo da riacquistare in caso di gravi problematiche. E' piccolo e sotile, leggero, non lo senti addosso se lo metti in tasca e non pesa in una borsa, rischi di scordarti di avercelo dietro. Semplicissimo da usare, ti permette davvero di fare un intero viaggio in macchina senza mai ascoltare due volte la stessa canzone. Ore e ore di musica, soprattutto quella che più amo.
sabato, agosto 25, 2007
Daniele Silvestri...ma non è gay
Gino e l'alfetta
Vado di fretta
vado di fretta
non ho più tempo
datemi retta
Gino mi aspetta
dentro un'Alfetta
piena di muffa
Vado di corsa
vado a una festa
piena di gente
molto entusiasta
ora non posso
vado di prescia
forse ritorno
ma non è una promessa
Vado di fretta
vado di corsa
quello che serve è tutto dentro alla borsa
e per adesso mi basta
Maria sei sempre mia
sei l'unica possibile
ma di Gino io mi fido un po' di più
lui mi conquista
e mi rilassa
Gino ha i miei stessi punti di vista
e per adesso mi bast
Ehi ehi sono gay sono gay
non sono gay, no non sono gay
sono gay sono come vuoi
oggi sono lui
da domani poi se lo vuoi
sarò lei
sarò solo lei
mi dirai: come fai
come mai non lo sai cosa sei
sei diverso da noi
ma che vuoi, sono gay fatti miei
che disturbo ne hai
quale enorme disagio ne trai
sono gay sono gay
si sono gay
No non sono gay, ma vorrei
ma lo sai quanti geni ed eroi sono gay
non lo sai?
o non vuoi ricordare
preferisci pensare
che un gay sia una sorta di errore
una cosa immorale
o nel caso migliore
un giullare, un fenomeno da baraccone
e lo tollererai solo in quanto eccezione
e lo tollererai solo in televisione
lo chiamano gay
e tu pensi ricchione
Maria sei sempre mia
l'unica possibile
ma di Gino io mi fido un po' di più
lui mi conquista
e mi rilassa
Gino ha i miei stessi punti di vista
e per adesso mi basta
giovedì, agosto 23, 2007
Agosto volge al termine
Comincia a piovere, diciamo a fare meno caldo, tempo grigio, cupo, aria a volte troppo umida e irrespirabile, e io cambio repentinamente di umore....senza sole anche io sono un po' spenta...
Passerà. Aspetto Natale ancora un po' e di nuovo il sole comincerà a stare in cielo più a lungo.
lunedì, luglio 30, 2007
Sono luglio e sto finendo
Sono luglio entrato impetuoso esco in punta di piedi lascio il naturale passo all'agosto della spensieratezza e dei riposi. Tutto quello che ho visto e vissuto sotto il mio cielo lo porto con me e lo annovero in questo anno, lo archivio accanto a tutti gli altri eventi accaduti sotto i miei cieli. Amori, passioni,divertimenti, dolori e sofferenze, piccoli e grandi...sono stato attento osservatore della vita degli altri e ora porto con me ricordi dolci e deliranti, dolorosi e raggianti, felici e contenti, infelici e scontenti.
Sono luglio e mi congedo aspettando di nuovo il mio turno, che non sarà mai uguale al precedente, per tornare a vivere la mia vita, breve ma intensa, sotto il segno del sole, del caldo e della stessa vita, quella vissuta veramente perchè è una sola e non torna.
venerdì, luglio 27, 2007
Il vino nella musica
che cuciono colline di uva bianca
tu sei stanca un giorno intero a bere vino
e un contadino col bicchiere in mano li' vicino
foglie arrugginite in fondo al viale...
da "Fotografie" di Claudio Baglioni
mercoledì, luglio 25, 2007
Un buon Vino
Grande e grandioso RENATO ZERO. Non ci sono parole, si esprime da solo e quel bicchiere di Vino dice tutto...
martedì, luglio 10, 2007
siamo a quota 35
Mi allontano dai 30 e ancor di più dai 20 età della spensieratezza e dei falsi problemi; a guardarmi indietro è così e ho infiniti rimpianti. Rimpianti che a volte a pensarci mi tolgono il fiato, mi lasciano dentro una sensazione di vuoto, di non finito, di non concluso. E la vita è una sola, va vissuta pienamente e concretamente...certo la testa bisogna usarla ma quante volte l'ho usata troppo, non lasciandomi andare, e lasciando invece andare occasioni che poi mi avrebbero dolcemente fatto compagnia nel corso della vita. Parole e gesti pensati a fondo e lasciati andare. E' triste sentire dentro quel vuoto e sentire di non aver vissuto profondamente un qualcosa e di non essere stati se stessi.
Non è facile dire "PAZIENZA". E andare avanti cercando di non pensarci, tanto c'è sempre una piccola e banale associazione di idee che ti riporta indietro a quella persona, a quel sentimento a un qualcosa. E purtroppo mi avvicino ai 40...e manco tanto lentamente visto come scorre veloce il fiume della vita.
Oggi è il 10 luglio e almeno per fortuna io e Lorenzo possiamo dire che sono OTTO ANNI che stiamo insieme.
venerdì, giugno 29, 2007
La vita e le "legnate"
...
Ho messo via un pò di legnate
i sogni quelli non si può
che non è il male nè la botta
ma purtroppo il livido.
Ho messo via un bel pò di foto
che prenderanno polvere
sia sui rimorsi che rimpianti
che rancori sui perché.
Mi sto facendo un pò di posto
e che mi aspetto chi lo sa che posto vuoto ce n'è stato ce n'è ce n'è ce ne sarà.
Ho messo via un bel pò di cose
ma non mi spiego mai il perché
io non riesca a metter via te.
...
E' una foto di alcuni istanti della mia vita.....Lui dice sempre: "non badate al cantante"... e invece bisogna farci caso al cantante quando scrive cose così giuste e perfette che ti avvolgono come il vestito della vita, quello cucito addosso.
mercoledì, giugno 27, 2007
Il Piacere diVino è riaperto
lunedì, giugno 11, 2007
Giugno ... inoltrato!!!!
mercoledì, maggio 23, 2007
Daniele Silvestri e il "cibo"
Mi sono innamorato di una stronza
Ci vuole una pazienza
Io però ne son rimasto senza
Era molto meglio pure una credenza
Un fritto di paranza...paranza...paranza
(...)
Da "Salirò"
(...)
Preferirei Stare seduto sopra il ciglio di un vulcano
Mi brucerei
Ma salutandoti dall'alto con la mano.
E invece sto sdraiato
Senza fiato
Scotto come il tagliolino al pesto che ho mangiato
E resto qui disteso
Sul selciato ancora un po'
Ma prima o poi ripartirò.
(...)
Ecco dimostrato....sarà un patito di enogastronomia visto che come può nei suoi testi inserisce "una ricetta"....????
Ogni volta che ascolto salirò mi immagino quel piatto caldo di tagliolini al pesto che scottano, fumanti appena impiattati, perfetti e golosi. Per non parlare invece di quel fritto di Paranza, succulento fin nella sua più piccola particina e crosticina, il gamberetto rosso e il totano, il calamaro e il polipetto....mmm che gusto, tra l'altro è uno dei piatti che preferisco e che abbinerei con un bel bianco morbido e fresco, in temperatura 10 gradi.
martedì, maggio 22, 2007
Il mio lavoro
Un calice di vino, rosso rubino, granato, fino al sangue di piccione, violaceo, oppure bianco cristallino delicato ma anche dai colori più concentrati, dorati, ambrati, bollicine fini meno fini persistenti. Questo e molto di più è il mondo del vino, il mio mondo, quello che piano piano si sta costruendo intorno a me grazie al fatto di averlo fatto diventare una professione.
sabato, maggio 12, 2007
E anche io "Manifesto"
Daniele Silvestri (unò-duè)
Manifesto
Io ci ho provato, giuro a chiudermi in me stesso e non considerare il resto
ho parcheggiato il mio disagio in un cassetto e vivo placido e composto
anche con lei, che non l'amavo non l'amavo, non l'amavo e non l'ho detto
ma in tutto questo il solo vero risultato è che c'ho il fegato più grosso molto più grosso
perciò scusate se non tengo il giusto atteggiamento
scusatemi se rido e perdonatemi se piango
mi si è intasato il filtro ci avrò il drenaggio guasto
qualsiasi sentimento me lo trovo scritto addosso...
e manifesto e manifesto e manifesto e manifesto
"ama il prossimo tuo come te stesso"
io ci ho provato, giuro
io nella macchina non c'ho nemmeno il clacson per non essere del minimo disturbo
e anche così, che non volevo non volevo, non volevo ma l'ho fatto
ho trattenuto così bene e così a lungo che alla fine me la sto facendo sotto
perciò scusate se non tengo il giusto atteggiamento
scusatemi se grido e perdonatemi se svengo
è pieno il disco fisso sarà finito il nastro
adesso sono un toro, io che sta vedendo rosso...
e manifesto e manifesto e manifesto
qualsiasi sentimento me lo trovo scritto addosso
e muoverò le mani
e non aspetterò domani
bambina se rimani
riprendo il mio megafono e speriamo che funzioni
e manifesto il mio disagio personale e culturale nel contesto, in cui protesto
perchè non voglio più tenermi dentro tutto dal momento che non posso che non ci riesco
e manifesto l'inquietudine morale di chi non si sente onesto
stando nascosto
perché non posso rimanere lì nell'angolo se no divento matto...
e mani in alto e mani in alto e mani in alto e mani in alto
e manifesto e manifesto e manifesto e manifesto
lunedì, aprile 09, 2007
Vasco Rossi
E' nell'aria ancora il tuo profumo
dolce caldo morbido
come questa sera
mentre tu mentre tu non ci sei più
E questa sera nel letto metterò qualche coperta in più
perché se no avrò freddo
senza averti sempre senza averti sempre addosso
e sarà triste lo so ma la tristezza però si può racchiudere dentro una canzone che canterò....
Ogni volta che avrò voglia di parlarti di tenerti di toccarti di sentirti ancora mia ...
è stato splendido ...amarti
...senza averti sempre addosso ...dentro una canzone...
E quando un giorno t'incontrerò magari per la strada magari proprio sotto casa tua ehh!!!
ma guarda il caso però guarda il destino splendido!!
crudele e splendido!!!!
E intanto i giorni passano e i ricordi sbiadiscono e le abitudini cambiano eh eh eh!!
E' stato splendido.....
E' stato splendido.....
E' stato splendido.....
E' stato splendido.....
E' stato splendido.....
E' stato splendido.....
domenica, aprile 08, 2007
L'autostrada (Daniele Silvestri)
un posto abitato da fate
e da poche altre forme di vita ugualmente concrete
vicino all'incrocio di un paio di strade sterrate
che senza motivo apparente si incontrano
e poi, disperate, ripartono
tristi, così come sono arrivate.
Comunque a qualcuno una volta saranno piaciute
se poi sono state abitate
qualcuno che fermo all'incrocio pensò:
"aspettiamo che arrivi l'estate"
l'estate da noi non è mica un periodo felice
che il caldo ti toglie la pace
la polvere copre ogni cosa
e ti spezza la voce, l'odore di verze marcite
la gente che passa ci guarda e prosegue veloce
ci osserva e prosegue veloce
magari saluta, ma sempre prosegue veloce
se almeno si vedesse l'autostrada
ci porterebbe senz'altro a una città
oppure proseguire ovunque vada
meglio
meglio che qua
la chiesa era uguale alle case, ma aveva una croce
e forse un po' più di vernice
ed un'unica luce fornita da fiaccole appese
imbevute di pece
fu lì che la vidi a braccetto col prete
era il 5 di aprile
e tirava una brezza che dava un colore alla quiete
e profumo di pane alle olive
lei pure mi vide
e forse sorrise
non sono sicuro, ma forse davvero sorrise
perché all'improvviso fu molto più forte l'odore del pane alle olive
la gente che passa ci guarda e prosegue veloce
ci osserva e prosegue veloce
magari sorride, ma sempre prosegue veloce
se almeno si vedesse l'autostrada
ci porterebbe senz'altro a una città
oppure proseguire ovunque vada
meglio
meglio che qua
a volte succede qualcosa di dolce e fatale
come svegliarsi e trovare la neve
o come quel giorno che lei mi sorrise
ma senza voltarsi e fuggire
vederla venirmi vicino fu quasi morire
trovare per caso il destino
e non sapere che dire
ma invece fu lei a parlare
"mi piace guardare la faccia nascosta del sole
vedere che in fondo si muove
dormire distesa su un letto di viole" mi disse
e a te cosa piace?
"mi piace sentire la forza di un'ala che si apre
volare lontano
sentirmi rapace, capace di dirti ti amo
aspettiamola insieme l'estate"
e intanto volevo sparire
pensando alle cose che avevo da offrire
l'incrocio
la casa
la chiesa
la croce
l'incrocio-la casa-la chiesa-la croce
ed in più lo spettacolo atroce di tutta...
la gente che passa ci guarda e prosegue veloce
ci osserva e prosegue veloce
magari sorride, ma sempre prosegue veloce
la gente che passa ci guarda e prosegue veloce
ci osserva e prosegue veloce
magari saluta, ma sempre prosegue veloce
la gente
che passa
ci guarda
ci osserva
e prosegue veloce
mercoledì, aprile 04, 2007
Che ne sarà di noi
Che Ne Sarà Di Noi
Musica dai suona più forte
Non voglio sentire quello che
Non riesco a capire
Ma è vero che oltre la salita
Lo hanno visto in tanti già
C’è la vita, la vita, la vita
Io credi non pensavo
Che sarei rimasto attonito
Come l’inverno ghiaccia il lago
E adesso che sotto la paura
Si scioglie insieme a me
Ed è adrenalina pura
E non mi chiedere come farò
Io non lo so perché l’unica risposta che ora sento è una domanda
Che ne sarà di noi
Che ne sarà di quel che ieri eri tu
Forse sarà che poi
Perdendoci ci ritroviamo
E ora lo so che non si annega
Quelle volte che non c’é un perché
Come a vela sul mare che si spiega
Io mi lascerò portare fino a che…
Non mi chiedere più come farò, non lo so
Perché l’unica risposta
Che ora conta è una domanda
Che ne sarà di noi
Che ne sarà di quel che ieri eri tu
Forse sarà che poi perdendoci ci ritroviamo
Ci ritroviamo.
Dedicata a Fabrizio. Un favola, un sogno che ho fatto una notte e che non tornerà più da me.
lunedì, aprile 02, 2007
Tiziano Ferro
(Tiziano Ferro)
Ricorderò e comunque anche se non vorrai
Ti sposerò perché non te l' ho detto mai
Come fa male cercare , trovarti poco dopo
E nell' ansia che ti perdo ti scatterò una foto…
Ti scatterò una foto…
Ricorderò e comunque e so che non vorrai
Ti chiamerò perché tanto non risponderai
Come fa ridere adesso pensarti come a un gioco
E capendo che ti ho perso
Ti scatto un' altra foto
Perché piccola potresti andartene dalle mie mani
Ed i giorni da prima lontani saranno anni
E ti scorderai di me
Quando piove i profili e le case ricordano te
E sarà bellissimo
Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te
Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse
E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse
E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare
E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire
E riconobbi il tuo sguardo in quello di un passante
Ma pure avendoti qui ti sentirei distante
Cosa può significare sentirsi piccolo
Quando sei il più grande sogno il più grande incubo
Siamo figli di mondi diversi una sola memoria
Che cancella e disegna distratta la stessa storia
E ti scorderai di me
Quando piove i profili e le case ricordano te
E sarà bellissimo
Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te
Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse
E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse
E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare
E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire
Non basta più il ricordo
Ora voglio il tuo ritorno…
E sarà bellissimo
Perché gioia e dolore han lo stesso sapore
Lo stesso sapore con te
Io Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse
E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse
E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare
E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire
E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire…
Non voglio dire molte parole sul testo. Parla da sè. Non c'è da dirle neanche su Tiziano Ferro. Ormai è qualcuno non serve che io stia a cantare le sue lodi. I suoi CD fanno sempre il loro percorso. E' una voce vera a tutti gli effetti e per fortuna lo accompagnano bei testi con melodie azzeccatissime. Tristi, è il classico cantore all'italiana, romantico legato all'amore quello con la A maiscola, quello che quando inizia ti strappa l'anima e quando finisce te la toglie. Questa canzone è la colonna sonora del film "Ho voglia di te" seguito di "tre metri sopra il cielo" tratti dai libri dell'ormai pià che conosciuto Federico Moccia, quello che io definisco lo scrittore dei fanciulli innamorati.
Lo seguo dalla sua prima canzone, fino ad ora, Tiziano non mi ha mai delusa.
sabato, marzo 31, 2007
Marzo è passato
domenica, marzo 25, 2007
Libri di questi ultimi giorni
Finito di leggere già da alcuni giorni. Posso dirvi solo la stessa cosa che ho risposto a una mia amica qualche settimana fa, quando ero ormai alle ultime pagine e mi sforzavo di finirlo solo perchè odio lasciare i libri senza la fine, odio lasciarli a metà: "una boiata pazzesca, si può tranquillamente evitare". Non ho altre parole, a dire il vero non l'ho neanche capito e con il titolo non ha niente a che vedere. Mi aspettavo qualcosa di passionale e avvolgente. Non si parla certo di un bacio ma della vita frenetica di alcuni personaggi che poi alla fine dovrebbero ricollegarsi sempre a uno. Mah quello che manca è la sostanza. Vite scialbe e banali. Insomma niente di nuovo all'orizzonte.
Invece ho inziato subito dopo e quasi per caso "La bestia nel cuore" di Cristina Comencini. Non sapevo che scrivesse anche i libri che poi riporta come sceneggiatura dei suoi film. Pensavo fosse regista e basta come suo padre in fondo. Invece mi ha stupita perchè scrive molto bene. Non l'ho ancora terminato, ho una lettura molto lenta in questo periodo, ma è colpa mia non tanto dei libri che scelgo. Ho comprato anche il DVD del film che ha partecipato agli Oscar dello scorso anno, ma mi sono ripromessa di vederlo solo a fine lettura. Quindi vi saprò dire meglio di entrambe le opere di questa scrittrice-regista.
mercoledì, marzo 21, 2007
Vecchia e Nuova 500
Eccole qui. La vecchia e la nuova generazione. Il '900 e il 2000. La vecchia e mitica 500 e la nuova 500. Certo la vecchietta è sempre di moda, resta sempre nei cuori di chi ha avuto la possibilità di viverla. La nuova la vedremo a Luglio, queste sono foto che ne preannunciano l'arrivo ma non mi sembra che si presenti così male, anzi. Il suo aspetto, pur se più rotondo e scivolato (come ormai tutte le macchine di oggi molto aerodinamiche) richiama moltissimo colei che l'ha preceduta nel tempo mantenedo sempre ben salda la sua posizione nel mondo. Non per niente la 500 è diventata auto d'epoca in tutto e per tutto poichè segna degli anni importanti per l'Italia quelli del boom economico e della grande rinascita dopo la seconda guerra mondiale.
Ma questa nuova arrivata mi stuzzica. Non vedo l'ora di avere la possibilità di vederla, secondo me ne vale la pena. Speriamo solo che non si riveli la Fiat di questi ultimi anni, sicuramente macchine vendutissime ma di qualità a volte più scadente rispetto ad altri nomi internazionali. Eppure basterebbe così poco per fare unamacchina perfetta senza che bulloni e bulloncini ogni tanto se ne vadano a spasso. Certo tecnologicamente sono del tutto differenti visto che negli anni sono stati fatti grandissimi passi in fatto di tecnologia e di sicurezze. Però mi sembra che stiano proponendo qualcosa di davvero interessante e divertente.
Le fate ignoranti
Finalmente sono riuscita a vederlo. Questo film, che non è il primo di Ferzan Ozpetek (ho scoperto che il primo è Il Bagno Turco con Alessandro Gassman se non sbaglio) è quello che lo ha portato agli onori delle cronache e delle critiche. Anche se l'ho visto dopo "La finestra di fronte" e "Saturno contro" questo film mi ha confermato la eccezionale bravura del regista e quanto io ami profondamente la sua opera. Un film sempre espresso con la delicatezza e l'attenzione profonda ai sentimenti, agli eventi laceranti a quelli più sereni. Tutto si compenetra fa si che la vita passi fluisca anche con le grosse difficoltà che ci vengono messe davanti.
Riesce a entrarmi dentro e a farmi entrare dentro il film, mi ha rovistato nel profondo con i suoi film. Mi ha fatto vivere e rivivere pensieri e momenti. Anche questa volta come in Saturno Contro io mi sono sentita parte di quel gruppo di persone che viveva le due tipologie di esperienze. Mi sono sentita spettatrice ma dentro lo schermo. E' una strana sensazione ma penso che sia la maestria di Ozpetek a far si che sia così, almeno per me. Mi coinvolge e guardo tutto con gli occhi di chi ci sta dentro, di chi sta vivendo quella storia. Poi le colonne sonore sono sempre azzeccatissime, non per niente me le sono comprate tutte e le ascolto in continuazione, mi appassionano, mi fanno pensare a quelle scene, mi ci fanno stare ancora dentro a sognare qualcosa di diverso e di nuovo, a sognare di poter affrontare gli eventi con la stessa forza e determinazione. Beh scusatemi ma sono entusiasta di questo regista e non mi capitava da molto tempo di essere felice di aver visto un film.
In questa notte di autunno
Nazim Hikmet In questa notte d’autunno Dal film LE FATE IGNORANTI DI FERZAN OZPETEK - Margherita Buy la recita a memoria in una scena con Stefano Accorsi. L'ho trovata una poesia stupenda. |
mercoledì, marzo 14, 2007
Saturno Contro - Visto
Sono andata al cinema a vederlo. Bellissimo. A me è piaciuto molto. Ozpetek non mi ha affatto delusa. La sua vena romantico-poetica-delicatissima si è espressa come sempre al meglio. E' un regista capace, con una linea ben precisa che segue con attenzione per raccontare storie di oggi ma senza banalità senza forzature soprattutto. Curate scenografie e fotografie. Molto lo lascia all'immaginazione dello spettatore, non è sensazionalista, è assolutamente delicato nella sua espressione artistica. Cura ogni dettaglio e ogni piccolo particolare, fino anche alla scelta musicale, azzeccata e perfetta. La colonna sonora è stata impostata da Neffa uno dei nostri cantautori migliori al momento. Ha scelto una base Tango, retrò e romatica, dolce e triste anche, che ben si sposa con i vicoli del centro di Roma. Ma è giusto così in fondo stiamo parlando di un film drammatico. E' la storia di due separazioni, laceranti, diversissime, una più eterna dell'altra.
Una storia omosessuale contrapposta a una etero. Come a sottolineare però che la separazione è uguale per tutti quando c'è l'amore, la stima, l'affetto. Ozpetek è riuscito a far lavorare benissimo tutti gli attori, Luca Argentero compare etereo e dolcissimo, di una delicatezza impressionante che è tipica di molti omosessuali, una femminilità latente espressa bene nel suo personaggio. Ma la parte più difficile e magistralmente interpretata è quella di Pierfrancesco Favino. Non si è smentito assolutamente dopo Romanzo Criminale.
E' sicuramente uno dei migliori giovani attori di questa epoca cinematografica. Il personaggio te lo trovi davanti come se fosse da toccare, come se fosse tuo, come se fosse davanti a te. Il suo dolore è il tuo dolore. Ma Ozpetek ha la capacità di intervallare leggerezza laddove il dolore è davvero grande. E così inserisce personaggi un po' fuori dalle righe che sembrano inutili ma che sono invece importantissimi punti di congiuzione. E così rivediamo sullo schermo mostri sacri come Milena Vukotic. Mi ha lasciato sicuramente una tristezza particolare nel cuore, dolce compagna di questi giorni, ma non so perchè anche un dolore così mi da la forza di sorridere. Ho pianto durante alcune scene, mi è stato inevitabile pensare ai distacchi più importanti della mia vita, ma ho pensato alla bravura di Ozpetek che come sempre mi è entrato nel sangue, regalandomi emozioni belle o tristi che siano, che mi hanno fatto sentire viva. Ovviamente importantissime le parti e ottime le recitazioni di Margherita Buy, stavolta personaggio equilibrato e rilfessivo e di Stefano Accorsi, forse una parte un po' vista e rivista (l'Ultimo Bacio) ma è lui, non ci puoi fare niente. E poi Ambra Angiolini che come Argentero nelle mani di un mago come Ozpetek è riuscita a rendere perfetto il suo difficile personaggio un po' sballato e solo. Lo vedrei e lo rivedrei. e non mancherò di prendere il DVD appena uscirà, così come mi sono concessa l'acquisto del CD con la colonna Sonora. Ah indimenticabile all'interno la canzone in lingua spagnola Remedios, cantata magistralmente dalla grande e compianta Gabriella Ferri.
lunedì, marzo 12, 2007
Rosso tramonto
Stasera sto nella mia anima sognatrice stesa su una nuvola a sognar favole.
L’anima sognatrice porta tristezza perché sognare cose irraggiungibili fa male.
Animo lunatico e romantico a sognar cose colorate di tramonto rosso fuoco tra le braccia dolci di un amore avvolgente e sicuro quando tutto traballa senza poter fare niente e scivola via tra le mani appena aperte in un soffio di vento.
Favole che dicono che è tutto giusto ma di cose giuste adesso non ne hai fatte.
Vivi e respira l’aria che hai intorno perché non tornerà nessuno dei momenti che hai vissuto.
Puoi solo viverne di nuovi e guardare avanti.
E imparare dagli errori di oggi e di ieri per non ripeterli domani.
Ma l’uomo i suoi errori troppo spesso li ripete e non impara.
venerdì, marzo 09, 2007
Saturno Contro
Invece vi vorrei poi parlare di un altro film sempre di Ozpetek, La finestra di Fronte e poi appena potrò vedrò anche Le fate ignoranti. Lascio tutto però ad un altro post.
domenica, marzo 04, 2007
Oscar Wilde e mio padre
Eccolo il frasone. E chi me lo poteva dire....oddio certo quando ho parlato con papà, dopo ben sette anni ero un po' scossa e non sono certissima che fosse questa la citazione che ha detto in merito a quello che brevemente gli ho raccontato. Ma la cosa che gli ho detto è che "avevo solo voglia di sentire la sua voce". Non so cosa mi sia preso, ho preso il telefono, ho fatto il numero e lui un po' tirato mi ha risposto. Eppure non sembravano passati 7 anni, con tutto quello che è successo nel frattempo. E sia così è andata, ho rotto il ghiaccio e adesso mi sarà più facile non farmi prendere alla gola e dal panico quando lo chiamo. Mi sto liberando del drago che è in me e all'improvviso me lo sono trovato davanti e invece di sacppare come sempre e nascondermi dietro a un "ormai non mi serve più" l'ho affrontato anche con le mie debolezze.
E comunque a parte questo mi sono incuriosita su Oscar Wild e così ho deciso che vi regalerò alcune delle sue citazioni che mi hano colpito di più. Era un maschio sciovinista??? Boh alcune cose sono effettivamente insopportabili (es.: Il mondo fu fatto per gli uomini, non per le donne; Le donne non hanno niente da dire, ma lo dicono benissimo; Le donne sono fatte per essere amate non per essere comprese) ma altre le condivido, almeno a oggi!
Ti regalerò una rosa
Ti regalerò una rosa
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sono matto
Sono nato nel '54 e vivo qui da quando ero bambino
Credevo di parlare col demonio
Così mi hanno chiuso quarant'anni dentro a un manicomio
Ti scrivo questa lettera perché non so parlare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E mi stupisco se provo ancora un'emozione
Ma la colpa è della mano che non smette di tremare
Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
L'accordo dissonante di un'orchestra di ubriachi
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perché ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Puzza di piscio e segatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo Ora prendete un telescopio...
misurate le distanze
E guardate tra me e voi... chi è più pericoloso?
Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto
Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro
Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi
Non come le cartelle cllniche stipate negli archivi
Dei miei ricordi sarai l'ultimo a sfumare
Eri come un angelo legato ad un termosifone
Nonostante tutto io ti aspetto ancora
E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sto sul tetto
Cara Margherita son vent'anni che ti aspetto
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce
Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E ti stupisci che io provi ancora un'emozione?
Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare.
sabato, marzo 03, 2007
Il vino e le sue sfumature
"...del bisogno che abbiamo di respirare come un vino, estraendoci dal conto della vita senza più toccare nulla di mobile o immobile ....."
Bella immagine. Penso a un vino rosso robusto che è stato tanto tempo chiuso e costretto nella sua bottiglia di vetro. All'improvviso un irruento cavatappi entra, stappa quell'unico filtro dal tempo che è il tappo di sughero, e finalmente il vino respira. Ma il pertugio è ancora piccolino per sentire tutta l'aria buona che c'è fuori. E solo allora arriva una mano esperta e prendere la bottiglia e versa il vino in un bicchiere dalla pancia larga e l'imboccatura un po' più stretta e così lui, il vino, respira comincia a riprendere la sua piega, con qualche secondo in più di pazienza riporta al naso esperto i suoi splendidi profumi. Viene agitato e roteato nel bicchiere, come se qualcuno lo scuotesse a dirgli "coraggio svegliati". E lui si sveglia e risveglia lontani profumi e accattivanti gusti per chi ha la possibilità di assaporarlo e incontrarsi con lui. Con quale vogliamo identificare queste parole: un Barolo?
venerdì, marzo 02, 2007
La primavera in arrivo
TUTTO PASSA, anche questa passerà, quello che è importante è che arriva la stagione migliore, quella dove vedo le cose in positivo comunque e quella dove inizio a respirare la nuova aria come le piante e germoglio me stessa a nuove esperienze. Forse chissà anche a un nuovo amore, che mi travolga con la sua passionalità lasciandomi stupita con il cuore che batte.
mercoledì, febbraio 28, 2007
Testi che danno i brividi
Però ho letto qualche testo e mi sono piaciuti due testi. O meglio di un omi colpisce il ritornello in particolare. Si tratta della canzone di Simone Cristicchi. Una canzone che come testo non è affatto da Sanremo, è una canzone un po' forte, triste, complessa, ma ha un ritornello splendido nella sua semplicità, romantico e delicato. Ma ve lo faccio leggere e poi mgari lo commentiamo assieme se volete. A me è rimasto già nel cuore.
Simone Cristicchi
Ti regalerò una rosa
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
STADIO
Guardami
Che cosa vuoi da me che lui non ti sa dare?
Che cosa vuoi da me che non si può comprare?
Che cosa cerchi da te a parte"quell'amore"?
Da cosa tenti di fuggire?
Guardami, quel sole non c'è più
Non può tornare
Guardati, tu non ci credi più
E non è uguale
Lasciati andare allora qui
Non sarà amore...ma
Credimi, è forte anche di più
E non parlare...
Tu adesso qui con me,non é proprio normale
O forse invece sì, se viene naturale
Non chiedere perchè, se si potrà rifare
Ma se ne hai voglia puoi restare...
Guarda li , c'è un sole ancora su
È un buon calore
Guarda che se non ci credi più
Non può far male
Lasciati andare allora qui
Non sarà amore..ma
Credimi, è forte anche di più
E vale anche di più!!!
E guardami, quel sole è ancora su
E' un buon calore
Guarda che se non ci credi tu
Non può far male
Lasciati andare allora qui
Non sarà amore...ma
Sai vale anche di più
E' forte anche di più.
venerdì, febbraio 23, 2007
Musica Gitana, luce latina
Catturare quel momento non è più possibile, occhi verdi a scrutare i miei nella penombra. Musica Gitana, calda, mediterranea, come un mare blu nei mesi d'estate, sole caldo sulle pareti bianche, stradine strette solo per noi.
Un sogno a due in un attimo che non tornerà più. E quel mare che guardiamo insieme pensando ad andare via in una terra lontana che accoglierà i nostri baci, i nostri abbracci.
Una terra latina, calda, sconosciuta dove stare noi fuori dal mondo, soli, insieme.
mercoledì, febbraio 21, 2007
Ancora VIBRAZIONI del cuore
OVUNQUE ANDRO'
Sai che
..è difficile non averti e...
dover sorridere alla gente che
non sa della mia vita intima
si aspettan che li faccia ridere...
mentre tu vai via!
.. e... vado via per difendermi
ma ovunque andrò so che io ti penserò
sperando che per te sia identico.
Ascoltami le gioie non sempre son gratuite
a volte i mondi si contendono gli spazi vuoti
di un deserto che
non si vede ma senti che in fondo c'è e non è semplice.
E vado via per difendermi
ma ovunque andrò so che io ti penserò
sperando che per te sia identico.
Ma cosa fai?! Non esiste che così da un giorno all'altro mi dici che
ritorni indietro e forse ritornerai da me.
Ovunque andrò.
Ovunque andrò.
E vado via per difendermi
ma ovunque andrò so che io ti penserò
sperando che per te sia identico.
Ma cosafai? Non esiste che così da un giorno all'altro mi dici che
ritorni indietro e forse ritornerai da me.
Ovunque andrò.
Ovunque andrò.
Ovunque andrò.
domenica, febbraio 18, 2007
Nuovi acquisti da Feltrinelli
"Nicolas Rey ritrae i personaggi di questo romanzo nel fatidico momento del passaggio all'età adulta, ovvero alla soglia dei trent'anni, fotografando l'inquietudine e le delusioni che accompagnano questo momento. Franck, Vincent, Jean, Marc e Louis sono ragazzi innamorati, depressi, distratti o scombinati, eternamente in bilico tra l'ordine e il disordine, lo slancio vitale e dinamico e una latente tentazione di inerzia esistenziale. Corrono dietro alle donne, cercano avventure sentimentali per sfuggire alle relazioni impegnative o alla routine coniugale, mentre si interrogano sulla coppia, la fedeltà, i bambini, l'amicizia. E alla fine si ritroveranno tutti quanti in un luogo dedicato ai poveri trentenni disperati come loro: una vera e propria clinica per anime desolate..."
Che dite? Mi piacerà? Ci provo e poi faccio sapere.
Ma prima di questo, sempre calcolando che ho poco tempo per leggere per il lavoro, e che il libro è alto e scritto piccolo (che pigra che sono!), ci sarebbe quest'altro:
In realtà mi ci porta il fatto che ho comprato prima il seguito (Ho voglia di te) e, leggendo le prime pagine, mi sono resa conto che non si può leggere se non si sa l'antefatto. Così via a comprarlo. Ma non so le tempistiche e quindi non so neanche quando leggerò il seguito, del quale mi intriga il titolo da morire. E non so se deciderò di inframezzargli una diversa lettura per non stancarmi. Mah vedremo che ne esce fuori per ora non ho toccato manco na pagina ma non ho molto tempo a disposizione, se non la sera quando sono troppo stanca per leggere non più di due o tre pagine.