domenica, ottobre 30, 2005

Panucci-Mexes e la Roma risale

E anche contro l'Ascoli è andata. Ci mancava solo. Giocavamo in casa!!! Belle azioni. Ho visto un certo orgoglio soprattutto dopo il pareggio dell'Ascoli; per la prima volta dopo tanto tempo non gli ho visto perdere concentrazione dopo il gol avversario. Anzi ci hanno messo ancora pià grinta. E menomale con quello che li pagano! Sarebbe il minimo. Ma comunque da sempre un brivido vederli giocare con la testa, la voglia, il cuore e l'orgoglio.
Mexes che sembrava un acquisto inutile ha almeno dimostrato che la testa ce l'ha e cel a messa tutta fino in rete. Bello stacco, elevazione. Non gli pareva vero di riuscirci così bene.
E poi il ritorno in campo dopo un anno e mezzo di Tommasi. Bruttissimo infortunio il suo per il quale è rimasto fuori tanto dai campi. E poi la sua scelta di rimanere in squadra al minimo sindacale di stipendio. Come si definisce una situazione del genere? Da fame? O da cuore? Ha comunque bisogno di soldi e quindi almeno con la Roma giocava, oppure era la voglia di giocare a tutti i costi e con la Roma poi. Con tutto che prima dell'infortunio i rapporti non erano al top. Ma quello che ha fatto è comunque apprezzabile. Bentornato Tommasi. Mi raccomando, dacci dentro.
E poi Panucci che aveva ormai un rapporto molto difficile con i tifosi e per un momento anche con la società. E invece anche lui tenta, riuscendoci, di dimostrare che ancora c'è e che gli interessa giocare e farlo bene. E la Roma lo ringrazia. Anche io lo ringrazio; ogni partita che passa sembra sempre indispensabile; ce la mette tutta e alla fine fa sempre goal. Meglio così, niente di perso, tutto di guadagnato.

venerdì, ottobre 28, 2005

E la Roma va!


Il portiere dell'Inter ancora la sta a guardà sta palla a cucchiaio di Totti. Non ci credo manco io, a di' il vero anche io la sto ancora a guardà.
Non ci si crede davvero, ma dopo ben 11 anni e dopo una serie inspiegabile di sconfitte in campionato senza senso, la Roma va a battere l'Inter 3 a 2 in "terra straniera", fuori casa.
Non ho parole, non so che altro dire. Insomma quella che tutti come sempre a inizio campionato definiscono la prima pretendente allo scudetto, si fa battere proprio dalla Roma che ultimamente sembra sempre di più la prima pretendente alla serie B (certo che se continuiamo così!!!). Va beh andiamo per gradi; finalmente archiviamo la partita in maniera positivca e con qualche piccola piccola buona speranza in più.
Livia

sabato, ottobre 22, 2005

Incantesimo e Rebecca (Hitchcock)



Vedo in televisione da ben otto serie Incantesimo. Mi è sempre piaciuta, mi fa rilassare, mi aiuta a non pensare. Ma questa serie ultima che va in onda in questo periodo mi lascia molto perplessa.
Il personaggio di Tilli Nardi (importante fino a questa serie, ora un po' in ombra) vive una strana situazione. Dopo la morte di suo figlio si fa aiutare dall'uomo che la ama, Edoardo, con il quale supera questo dolore. Questa situazione la porta a scegliere di lasciare la sua casa piena di ricordi per andare a vivere nella lussuosissima ed enorme villa di lui. Ma la sorella di lui, Costanza, non vede di buon occhio questa scelta poichè vive maniacalmente nel ricordo della cognata Emma. A Tilli cominciano ad accadere una serie di cose negative alcune dovute al consiglio appositamente sbagliato di Costanza, altre per un suo stato di agitazione interiore latente. Ok fino qui che ci sarebbe di strano. Nulla
A parte il fatto che tutto il contesto, dalla scelta, agli eventi, alle battute dei tre personaggi (Tilli, Edoardo e Costanza) ricalca pari pari il film di Hitchcock "Rebecca la prima moglie" realizzato nel 1940 sul romanzo "Rebecca" di Daphne Du Maurier. Oggi Tilli rompre per sbaglio una statuetta importante che apparteneva alla defunta Emma e per evitare l'ira di Costanza la nasconde in una busta. Nel film la giovane sposa del protagonista Max de Winter (vedovo di Rebecca) rompe una poercellana preziosa e la nasconde in un cassetto per evitare la situazione spiacevole. Non solo c'è la netta similitudine della scena, ma la cosa peggiore è che le batture sono praticamente le stesse, e si svolgono con la stessa identica sequenza. "mi sento una stupida ma la statuetta l'ho rotta io".
Insomma mi aspetto di tutto. Non nascondo che il finale potrebbe essere esattamente lo stesso; Costanza darà fuoco alla villa e ne morirà all'interno esattamente come la cognata Emma morta nella sua stanza per un incendio del tutto strano. Così come la governante di casa De Winter manda a fuoco l'intera "villona" dopo aver saputo la verità sulla morte della sua padrona, Rebecca. La similitudine piùà spiccata è che come la giovane signora de Winter vive fino ad un certo punto con il fantasma di Rebecca, così Tilli vive la sua nuova storia con il fantasma di Emma.
Mah! Voglio proprio vedere se la Signora Venturi (la sceneggiatrice e scrittrice) riesce almeno a differenziarsi dalla Du Maurier nel finale.

venerdì, ottobre 21, 2005

Trebbiano d'Abruzzo

Gente questo si che mi piace come vino. Un bel Trebbiano d'Abruzzo, bianco, delicato ma non troppo. Non certo un corpo robusto, ma un corpo. Profumi fruttati, freschi e piacevoli, buona persistenza gusto olfattiva. Certo non un 5 grappoli, non un vino superpremiato, ma un vino con un suo perchè, un bianco piacevole che accompagna bene i piatti a tavola. Anche le cose a mio avviso più semplici. Gustatelo nella sua delicatezza espressiva. Vi potrebbe piacere.

ETICHETTA: MONSIGNORE
VINO: TREBBIANO D’ABRUZZO DOC
UVE: TREBBIANO D’ABRUZZO di antichi cloni selezionati nei vigneti situati nel
comune di Loreto Aprutino in provincia di Pescara.
VENDEMMIA: La raccolta avviene nella terza decade di settembre in relazione
alla completa maturazione delle uve valutata mediante la misurazione del grado
zuccherino, dell’acidità totale e del pH.Le uve vengono vendemmiate manualmente nel
rispetto della loro integrità e delle caratteristiche organolettiche.
VINIFICAZIONE: si applicano i moderni principi della vinificazione in bianco. Alla
diraspatura segue una breve macerazione pellicolare, cioè il contatto delle bucce con il
mosto per 8-10 ore ad una T° di 15-18°C, per permettere l’estrazione dei componenti
nobili ed aromatici delle bucce fondamentali per il profumo e la personalità del futuro
vino. Si esegue quindi una pressatura soffice ed il mosto fiore è refrigerato ad una T°
di 8-10°C e decantato per circa 10-12 ore. Il mosto limpido viene addizionato di i lieviti
selezionati e fermentato ad una temperatura controllata di 15-16°C.
Il vino ottenuto viene conservato in serbatoi di acciaio ed affinato sulle fecce fini per circa
3 mesi con periodici rimontaggi per mantenere le fecce in sospensione. Terminata questa
fase di affinamento il vino viene travasato in serbatoi di acciaio e mantenuto ad una
temperatura di 12°C per conservare nel tempo le proprie caratteristiche organolettiche
di aromaticità e freschezza.
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE:
COLORE: giallo paglierino lievemente carico.
ODORE: profumo fresco, intenso e complesso con nette sensazioni di frutta esotica
matura.
SAPORE: gusto morbido, armonico e rotondo di buona corposità e persistenza.
SERVIZIO: servire ad una T° di circa 10-12°C stappando la bottiglia al momento del
consumo.
ABBINAMENTI: è ideale per accompagnare antipasti di mare, primi piatti leggeri
e pietanze a base di pesce e formaggi magri. Ottimo come aperitivo.
CONSERVAZIONE: conservare in luogo fresco a 8-10°C tenendo la bottiglia coricata.
CARATTERISTICHE CHIMICHE:
Alcool % Vol 12,0°
Acidità totale g/l : 5,5
pH 3,20
Estratto secco g/l : 21,5