mercoledì, settembre 15, 2010

La casa nel vicolo - Ed. Sellerio

Maria Messina
La casa nel Vicolo
Ed. Sellerio
Non sto a parlare della scrittrice, lo lascio alle parole più adatte di Sellerio e del Verga.
Non ricordo precisamente il motivo per cui ho comprato questo piccolo libro. Credo fosse per il titolo e poi soprattutto per la Sicilia, per il periodo storico, la similitudine e l'assimilazione al verga che da liceale ho amato molto.
Posso dire che come lettura mi è piaciuta, ovvio, ma è riduttivo.
Ciò che mi è piaciuto maggiormente è la capacità di Maria Messina di suscitare sentimenti anche discordanti mentre si legge. Ho provatò, pietà, dolore, sgomento, indignazione, affetto odio e disprezzo per gli eventi, per i personaggi.
Vivendo una realtà e una società ormai molto lontana da quella mostrata dalla scrittrice, vivendo un rapporto diverso con la società e con il mondo, vivendo un'altra emancipazione, quel forte senso di esagerato rigore e privazioni, mi lascia sgomenta e infastidita.
C'è quella che io chiamo "limitazione della libertà personale" portata all'estremo e nascosta dietro la parola "educazione". Non che non sia importante l'educazione ma si passa da un eccesso a un altro. Lo si capisce solo leggendo.
Tutto ciò comunque si esprime con un non velato pessimismo di fondo e con stati depressivi marcati.
giusto o no (per me non lo è) ciò che è scritto serve a riflettere oggi su come errori del passato siano la base e la colonna portante di molti errori del presente.
Rimane il fatto che la scrittura di questa artista, morta purtroppo dimenticata, sappia e riesca a colpire il cuore e la testa del lettore, predisposto ad accoglierla, con argomentazioni, che a ben vedere, sono ancora di oggi.

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