domenica, gennaio 23, 2011

La lunga estate del commissario Charitos


La lunga estate calda del commissario Charitos
di Petros Markaris
Ed. Bompiani


Leggo, ho letto e mi son chiesta se è proprio una formula dei gialli cominciare con un fatto che poi vien superato da un altro e alla fine si compenetrano in una unica e sola spiegazione.
Atene, caldissima, insopportabile in estate per i suoi abitanti, caotica e affollatissima come gran parte delle città civilizzate e turistiche del mondo.
Ma è la vita di tutti i giorni di un commissario a venir sconvolta da fatti drammatici con sfondo politico. Una Grecia che vive una grave crisi economica però torna indietro a quando politicamente, durante la guerra dei Balcani, aveva appoggiato, secondo alcuni, il lato politico sbagliato.
Il sequestro di una nave-traghetto da parte di ex-combattenti mette a dura prova il lavoro della polizia, ma soprattutto la serenità di Charitos e sua moglie che su quella nave hano la loro figlia con il fidanzato. Ma non sarà tutto qui, nonostante il periodo di forte ansia, il Commissario sarà coinvolto in un altro caso che a prima vista sembra davvero molto meno importante. Dovrà concentrarsi a fondo per trovare una soluzione ma si accorgerà nel tempo della stretta correlazione tra gli eventi.
Scritto e ben tradotto si legge fluidamente e velocemente. Markaris sa far entrare il lettore all'interno della storia, sentendone ansia, irritazione, sgomento, gioia. Insomma passo passo si segue il Commissario come alle sue spalle. Unica pecca è che si perde un po' troppo nella descrizione dei siti utilizzando (in greco) i nomi di ogni via e strada percorsa dal protagonista, e per chi non conosce neanche lontanamente la geografia di Atene e dintorni, diventa difficile da seguire. Rimanda come la sensazione di essersi persi, perchè non si sa minimamente dove ci si trova. Questo perdersi fra i nomi delle strade rende meno fluida a tratti la lettura e forse toglie un po' di quella suspance deve avere e saper mantenere.

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