lunedì, febbraio 14, 2011

Morte in libreria - Carolyn G.Hart

Morte in libreria
Carolyn G.Hart
Ed. Sellerio
pp.267 - € 9,00


Iniziato e finito in brevissimo tempo. Al raggiungimento delle prime 50 pagine ero incerta se proseguire, perchè fino a quelle pagine il testo non aveva regalato niente che convincesse ad arrivare alla fine.
Poi però in poche righe la svolta e mmi sono improvvisamente appassionata. E' un libro carico di fatti, ma sin da alcuni primissimi eventi riporta alla mente la scrittura semplice ma geniale di Agatha Christie. l'idea per chi li ha letti, come me, oscilla da un "Dieci piccoli indiani" alle avventure del mitico Hercule Poirot in "Assassinio sull'Orient Express! o "Assassinio sul Nilo". Quei romanzi in cui ci sono tanti personaggi che si ritrovano tutti indagati e sospettati e tutti insieme in una stanza dove qualcuno gli dirà come sono andati i fatti e dove il colpevole si tradirà.
Beh a dire il vero "Morte in libreria" segue esattamente questo stile. Credo che sia per buona parte una cosa voluta dalla scrittrice e questo, per chi come me ama la Christie, è divertente e stimolante. La lettura semplice ed estremamente rapida, piacevole e a dire il vero leggera. Molto buona anche la traduzione che gli ha regalato un no so che di retrò.
La Hart si perde poco nella spiegazione di scenari all'aperto, ma ovviamente utilizza delle descrizioni e dei particolari più accurati (soprattutto degli interni) per rendere più chiara la lettura degli eventi.
Suspance, cambiamenti di fronte, eventi inaspettati, fino alla fine riesce a tenerti sul filo dell'attesa, ma in verità il colpevole si intuisce tra le righe e per una volta almeno ci sono arrivata "al chi" intorno alla metà del libro. Ovviamente mancano le motivazioni, il cosiddetto "movente". E quello, mancando fino alla fine, fa si che l'idea del colpevole non sia così vera da rendere la lettura meno interessante.
Al prossimo libro!

domenica, gennaio 23, 2011

La lunga estate del commissario Charitos


La lunga estate calda del commissario Charitos
di Petros Markaris
Ed. Bompiani


Leggo, ho letto e mi son chiesta se è proprio una formula dei gialli cominciare con un fatto che poi vien superato da un altro e alla fine si compenetrano in una unica e sola spiegazione.
Atene, caldissima, insopportabile in estate per i suoi abitanti, caotica e affollatissima come gran parte delle città civilizzate e turistiche del mondo.
Ma è la vita di tutti i giorni di un commissario a venir sconvolta da fatti drammatici con sfondo politico. Una Grecia che vive una grave crisi economica però torna indietro a quando politicamente, durante la guerra dei Balcani, aveva appoggiato, secondo alcuni, il lato politico sbagliato.
Il sequestro di una nave-traghetto da parte di ex-combattenti mette a dura prova il lavoro della polizia, ma soprattutto la serenità di Charitos e sua moglie che su quella nave hano la loro figlia con il fidanzato. Ma non sarà tutto qui, nonostante il periodo di forte ansia, il Commissario sarà coinvolto in un altro caso che a prima vista sembra davvero molto meno importante. Dovrà concentrarsi a fondo per trovare una soluzione ma si accorgerà nel tempo della stretta correlazione tra gli eventi.
Scritto e ben tradotto si legge fluidamente e velocemente. Markaris sa far entrare il lettore all'interno della storia, sentendone ansia, irritazione, sgomento, gioia. Insomma passo passo si segue il Commissario come alle sue spalle. Unica pecca è che si perde un po' troppo nella descrizione dei siti utilizzando (in greco) i nomi di ogni via e strada percorsa dal protagonista, e per chi non conosce neanche lontanamente la geografia di Atene e dintorni, diventa difficile da seguire. Rimanda come la sensazione di essersi persi, perchè non si sa minimamente dove ci si trova. Questo perdersi fra i nomi delle strade rende meno fluida a tratti la lettura e forse toglie un po' di quella suspance deve avere e saper mantenere.

martedì, gennaio 04, 2011

2011

Anno Nuovo vita stessa ... e quindi stiamo a vedere cosa ci aspetta .... Buon Anno amici ...