sabato, ottobre 22, 2005

Incantesimo e Rebecca (Hitchcock)



Vedo in televisione da ben otto serie Incantesimo. Mi è sempre piaciuta, mi fa rilassare, mi aiuta a non pensare. Ma questa serie ultima che va in onda in questo periodo mi lascia molto perplessa.
Il personaggio di Tilli Nardi (importante fino a questa serie, ora un po' in ombra) vive una strana situazione. Dopo la morte di suo figlio si fa aiutare dall'uomo che la ama, Edoardo, con il quale supera questo dolore. Questa situazione la porta a scegliere di lasciare la sua casa piena di ricordi per andare a vivere nella lussuosissima ed enorme villa di lui. Ma la sorella di lui, Costanza, non vede di buon occhio questa scelta poichè vive maniacalmente nel ricordo della cognata Emma. A Tilli cominciano ad accadere una serie di cose negative alcune dovute al consiglio appositamente sbagliato di Costanza, altre per un suo stato di agitazione interiore latente. Ok fino qui che ci sarebbe di strano. Nulla
A parte il fatto che tutto il contesto, dalla scelta, agli eventi, alle battute dei tre personaggi (Tilli, Edoardo e Costanza) ricalca pari pari il film di Hitchcock "Rebecca la prima moglie" realizzato nel 1940 sul romanzo "Rebecca" di Daphne Du Maurier. Oggi Tilli rompre per sbaglio una statuetta importante che apparteneva alla defunta Emma e per evitare l'ira di Costanza la nasconde in una busta. Nel film la giovane sposa del protagonista Max de Winter (vedovo di Rebecca) rompe una poercellana preziosa e la nasconde in un cassetto per evitare la situazione spiacevole. Non solo c'è la netta similitudine della scena, ma la cosa peggiore è che le batture sono praticamente le stesse, e si svolgono con la stessa identica sequenza. "mi sento una stupida ma la statuetta l'ho rotta io".
Insomma mi aspetto di tutto. Non nascondo che il finale potrebbe essere esattamente lo stesso; Costanza darà fuoco alla villa e ne morirà all'interno esattamente come la cognata Emma morta nella sua stanza per un incendio del tutto strano. Così come la governante di casa De Winter manda a fuoco l'intera "villona" dopo aver saputo la verità sulla morte della sua padrona, Rebecca. La similitudine piùà spiccata è che come la giovane signora de Winter vive fino ad un certo punto con il fantasma di Rebecca, così Tilli vive la sua nuova storia con il fantasma di Emma.
Mah! Voglio proprio vedere se la Signora Venturi (la sceneggiatrice e scrittrice) riesce almeno a differenziarsi dalla Du Maurier nel finale.

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