sabato, gennaio 05, 2008

Libri Elettronici o libri di carta?


Libri elettronici alla riscossa: quel display sembra un foglio
Tre nuovi prodotti in arrivo."Si leggono perfettamente". Migliaia di microsfere si combinabo e formano parole super nitide.

Ha l'apparenza di un sottile foglio di plastica che, sia detto semplificando molto, racchiude dentro di sé migliaia di microsfere bianche e nere che sono capaci elettronicamente di comporsi formando parole con la stessa definizione di quella che ha una pagina stampata. Una definizione molto superiore rispetto a quanto offrono attualmente gli schermi tradizionali o a cristalli liquidi e che restituisce la identica leggibilità di un libro stampato, permettendone la fruizione con le stesse condizioni di luce, anche in pieno sole. Per ora, tutto è rigorosamente in bianco/nero, come lo sono i testi dei libri, ma E-Ink sta già producendo schermi a colori in carta digitale e questa sarà la prossima evoluzione degli apparecchi......(ecc ecc.).
Ecco questa è la notizia. Cosa ne penso? Da una parte mi incuriosisce come tutta la tecnologia che mi circonda e che avanza. Ma dall'altra mi toglie quella bella sensazione di soddisfazione interiore che provo ogni volta che tengo tra le mani un libro "in carne e ossa" (carta e righe) e lo sfoglio, lo leggo, mi ci immergo. Sento l'avvenurarsi di "TUTTI" questi schermi, un raffreddamento forzato di tutte le nostre capacità e l'addormentarsi dei nostri sensi. La cartas è una cosa vitale, calda, mi da l'idea sempre di avere questi connotati. Un libro sfogliato, letto e riletto, scritto, sgualcito, da la sensazione di VIVO e di VISSUTO. Come fa a dare la sensazione di vissuto uno schermo, un "file". In televisione oggi dicevano che in fondo è come l'evoluzione che si è avuta nel campo musicale con l'avvento degli MP3 e dei lettori vari (come l'I-Pod). Ma non direi che siamo sullo stesso piano. La musica che sia su un supporto come il CD o sia un file, è e resta una cosa volatile, da ascoltare in qualunque formato sia. Ma il libro è libro in quanto libro di carta fatto di nero su bianco, realizzato con la stampa, l'inchiostro. Quanto è bello sfogliare un libro nuovo, mai toccato e sentirne quell'odore di nuovo e sapere che sarà tuo e solo tuo, che potrai maltrattarlo o ben trattarlo a seconda delle proprie abitudini, piegarlo, trasportarlo. Sarà sempre lì pronto ad aspettarci senza chiedere niente, senza bisogno di altro. Un lettore di libri avrà sempre bisogno di un cavo elettrico, di una batteria, di qualcosa che lo tenga in vita, altrimenti avremo sicuramente quel momento di desolazione e nostalgia, quando scopriremo che per sbaglio, lasciandolo acceso, si è scaricato lasciandoci a bocca asciutta in un momento che magari ci siamo ritagliati a forza nella nostra piena giornata lavorativa. Pensate a tutti i cavi e cavetti che dobbiamo portarci in vacanza per dare vita a ogni minimo oggetto che ci accompagna tutti i giorni (il cavetto del telefonino, del portatile, del lettore MP3, del navigatore e quant'altro...). Ma un libro è piccolo entra in una borsa e ci resta lì silenzioso in religiosa attesa di essere sfogliato e vissuto. Senza chiedere niente a tutti i costi....Mi sarà difficile abbandonare la carta, ne faccio quasi collezioni dei miei libri preferiti. Certo prendono spazio e polvere negli scaffali. Ma che importanza può avere quando averli (averli scritti e letti) significa lasciare una traccia. Sarò retorica, ma sicuramente dovessero sparire nel corso della mia vita sarei una di quelle persone che li rimpiangerebbe sicuramente.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Niente potrà sostituire il cartaceo.. anche se il progresso e la tecnica viaggia fortissimo e oggi ci può offrire un bellissimo supporto alla circolazione delle idee, cioa e alla prossima:-)