mercoledì, marzo 14, 2007

Saturno Contro - Visto


Sono andata al cinema a vederlo. Bellissimo. A me è piaciuto molto. Ozpetek non mi ha affatto delusa. La sua vena romantico-poetica-delicatissima si è espressa come sempre al meglio. E' un regista capace, con una linea ben precisa che segue con attenzione per raccontare storie di oggi ma senza banalità senza forzature soprattutto. Curate scenografie e fotografie. Molto lo lascia all'immaginazione dello spettatore, non è sensazionalista, è assolutamente delicato nella sua espressione artistica. Cura ogni dettaglio e ogni piccolo particolare, fino anche alla scelta musicale, azzeccata e perfetta. La colonna sonora è stata impostata da Neffa uno dei nostri cantautori migliori al momento. Ha scelto una base Tango, retrò e romatica, dolce e triste anche, che ben si sposa con i vicoli del centro di Roma. Ma è giusto così in fondo stiamo parlando di un film drammatico. E' la storia di due separazioni, laceranti, diversissime, una più eterna dell'altra.
Una storia omosessuale contrapposta a una etero. Come a sottolineare però che la separazione è uguale per tutti quando c'è l'amore, la stima, l'affetto. Ozpetek è riuscito a far lavorare benissimo tutti gli attori, Luca Argentero compare etereo e dolcissimo, di una delicatezza impressionante che è tipica di molti omosessuali, una femminilità latente espressa bene nel suo personaggio. Ma la parte più difficile e magistralmente interpretata è quella di Pierfrancesco Favino. Non si è smentito assolutamente dopo Romanzo Criminale.
E' sicuramente uno dei migliori giovani attori di questa epoca cinematografica. Il personaggio te lo trovi davanti come se fosse da toccare, come se fosse tuo, come se fosse davanti a te. Il suo dolore è il tuo dolore. Ma Ozpetek ha la capacità di intervallare leggerezza laddove il dolore è davvero grande. E così inserisce personaggi un po' fuori dalle righe che sembrano inutili ma che sono invece importantissimi punti di congiuzione. E così rivediamo sullo schermo mostri sacri come Milena Vukotic. Mi ha lasciato sicuramente una tristezza particolare nel cuore, dolce compagna di questi giorni, ma non so perchè anche un dolore così mi da la forza di sorridere. Ho pianto durante alcune scene, mi è stato inevitabile pensare ai distacchi più importanti della mia vita, ma ho pensato alla bravura di Ozpetek che come sempre mi è entrato nel sangue, regalandomi emozioni belle o tristi che siano, che mi hanno fatto sentire viva. Ovviamente importantissime le parti e ottime le recitazioni di Margherita Buy, stavolta personaggio equilibrato e rilfessivo e di Stefano Accorsi, forse una parte un po' vista e rivista (l'Ultimo Bacio) ma è lui, non ci puoi fare niente. E poi Ambra Angiolini che come Argentero nelle mani di un mago come Ozpetek è riuscita a rendere perfetto il suo difficile personaggio un po' sballato e solo. Lo vedrei e lo rivedrei. e non mancherò di prendere il DVD appena uscirà, così come mi sono concessa l'acquisto del CD con la colonna Sonora. Ah indimenticabile all'interno la canzone in lingua spagnola Remedios, cantata magistralmente dalla grande e compianta Gabriella Ferri.

1 commento:

Anonimo ha detto...

visto ieri e devo diere che pure io lo rivedrei nuovamente per gustare con calma tanti piccoli particolari all'apparenza inutili ma ch ein realta' non lo sono...

ciao e auguri
Fiamma